Prosegue l’attività di Padre Giovanni Querzani a Bukavu in Congo

Dalla Romagna aiuti per il missionario

Nei giorni scorsi padre Giovanni Querzani, missionario a Bukavu in Congo, ha inviato una lettera ai soci dell’Associazione “La tua mano per la Pace – Amici di Padre Querzani”, sodalizio che ha sede a Brisighella e che vede impegnati anche un consistente gruppo di forlivesi, per ringraziarli del costante sostegno rivolto alle attività che sta portando avanti e in particolare a quelle dedicate ai bambini. La nota è molto toccante e commovente; è però anche un atto di lucida analisi della situazione che stanno vivendo i congolesi che merita di essere conosciuta, anche per ampliare la platea di coloro che con le proprie donazioni aiutano a far sì che quotidianamente le attività promosse a Bukavu a favore dei più bisognosi possano andare avanti.
Scrive padre Querzani, facendo riferimento alla pandemia che da oltre un anno ha colpito tutti i paesi, che anche il Congo ne sta subendo le conseguenze: “Ma senza provocare gli effetti nefasti che si temevano perché erano in molti coloro che prevedevano esiti rovinosi e catastrofici che finora non si sono verificati. Ci sono tuttavia tanti altri drammi che restano attivi e laceranti per la nostra gente: la povertà dilagante, la corruzione che mina il tessuto sociale legato a un sistema politico ancora precario e dagli sviluppi incerti, il dilagare dell’insicurezza e delle atroci violenze che colpiscono le popolazioni civili soprattutto nella Regione del Kivu, all’Est del Congo. Una drammatica realtà quest’ultima che, dopo l’ignobile evento dell’uccisione dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio e dell’eroico Vittorio Iacovacci, il carabiniere di scorta, e del loro autista congolese, non si è attenuata. Al contrario, si è accentuata con una sequela ininterrotta di altre uccisioni e altri massacri”.
“Perché, ci si chiede”, sono sempre parole di padre Querzani, “si lascia perdurare questa catena di orrori che colpiscono quasi sempre civili innocenti, comprese donne e bambini? Chi arma e sostiene tutti quei gruppi armati che continuano a seminare morte e desolazione? Possibile che gli interessi egoistici tesi all’accaparramento delle ricchezze minerarie di cui è particolarmente dotato il Congo debbano sempre prevalere oscurando anche i valori umani più essenziali?
Non sarebbe finalmente ora che la Comunità Internazionale facesse seguire alle condanne puramente verbali interventi concreti ed efficaci per aiutare il Governo congolese a neutralizzare e sradicare quei gruppi armati e assicurare a queste popolazioni inermi e così a lungo martoriate il sacrosanto diritto alla sicurezza e alla pace?
Sono tutti interrogativi che irrompono continuamente dentro di noi e ci torturano nel doloroso sentimento di impotenza che proviamo”.
“Sono ormai molti anni che il grido di queste popolazioni rimane inascoltato”, prosegue padre Querzani, “nonostante le denunce e i tanti appelli accorati dei loro Pastori e di numerosi esponenti della Società Civile. Solo nel territorio di Beni, nel nord Kivu e nella vicina Provincia dell’Ituri il gruppo armato denominato ADF di matrice ugandese e islamica ha trucidato a partire del mese di gennaio più di 200 persone, senza contare i numerosi feriti e le decine di migliaia di persone costrette a fuggire dai loro villaggi. Il Congo ha attualmente più di cinque milioni di sfollati che vivono come “profughi” all’interno del loro stesso Paese. Più il milione di profughi rifugiati nei Paesi vicini. Alla luce di questi dati sconcertanti, non si può non ammettere che il Congo stia vivendo un ‘tempo di Passione’. Ma resto profondamente convinto che a questo tempo così doloroso, anche se sembra interminabile, seguirà certamente la Pasqua. Dio non può abbandonare questo popolo dove sono tanti a rivolgersi a Lui con fede e tenace speranza. La Pasqua è lo sbocco sicuro del mistero che realizza il suo disegno di amore e di salvezza per chiunque abbia fiducia in Lui”.
“Devo dire che sono sempre sorpreso e profondamente ammirato davanti alla incredibile forza d’animo dei congolesi”, conclude il missionario, “alla loro immensa capacità di pazienza e di sopportazione, ai sentimenti di fede e di speranza che animano tantissime persone semplici e povere con le quali sono in contatto ogni giorno. Nonostante gli enormi problemi e l’incubo continuo della morte, in questa gente c’è ancora tanta voglia di vivere, tanta “apertura’ alla vita, tanto ottimismo e tanta fiducia in un avvenire migliore. Vedo ogni giorno una marea di bambini sempre pronti a sorridere e contenti di quel poco o niente che hanno o che ricevono.
Quanto abbiamo da imparare dai poveri, dai semplici e dagli ultimi!”.
Per informazioni sull’Associazione e sull’attività di padre Giovanni Querzani consultare il sito: latuamanoperlapace.it

Gabriele Zelli

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Marco Viroli

Marco Viroli è nato a Forlì il 19 settembre 1961. Scrittore, poeta, giornalista pubblicista, copywriter, organizzatore di eventi, laureato in Economia e Commercio, nel suo curriculum vanta una pluriennale esperienza di direzione artistica e organizzazione di mostre d’arte, reading, concerti, spettacoli, incontri con l’autore, ecc., per conto di imprese ed enti pubblici. Dal 2006 al 2008 ha curato le rassegne “Autori sotto la torre” e “Autori sotto le stelle” e, a cavallo tra il 2009 e il 2010, si è occupato di pubbliche relazioni per la Fondazione “Dino Zoli” di arte contemporanea. Tra il 2010 e il 2014 ha collaborato con “Cervia la spiaggia ama il libro” (la più antica manifestazione di presentazioni librarie in Italia) e con “Forlì nel Cuore”, promotrice degli eventi che si svolgono nel centro della città romagnola. Dal 2004 è scrittore e editor per la casa editrice «Il Ponte Vecchio» di Cesena. Autore di numerose prefazioni, dal 2010 cura la rubrica settimanale “mentelocale” sul free press settimanale «Diogene», di cui, dal 2013, è anche direttore responsabile. Nel 2013 e nel 2014, ha seguito come ufficio stampa le campagne elettorali di Gabriele Zelli e Davide Drei, divenuti poi rispettivamente sindaci di Dovadola (FC) e Forlì. Nel 2019 ha supportato come ufficio stampa la campagna elettorale di Paola Casara, candidata della lista civica “Forlì cambia” al Consiglio comunale di Forlì, centrando anche in questo caso l’obiettivo. Dal 2014 al 2019 è stato addetto stampa di alcune squadre di volley femminile romagnole (Forlì e Ravenna) che hanno militato nei campionati di A1, A2 e B. Come copywriter freelance ha collaborato con alcune importanti aziende locali e nazionali. Dal 2013 al 2016 è stato consulente di PubliOne, agenzia di comunicazione integrata, e ha collaborato con altre agenzie di comunicazione del territorio. Dal 2016 al 2017 è stato consulente di MCA Events di Milano e dal 2017 al 2020 ha collaborato con la catena Librerie.Coop come consulente Ufficio Stampa ed Eventi. Dal 2016 al 2020 è stato fondatore e vicepresidente dell’associazione culturale Direzione21 che organizza la manifestazione “Dante. Tòta la Cumégia”, volta a valorizzare Forlì come città dantesca e che culmina ogni anno con la lettura pubblica integrale della Divina Commedia. Da settembre 2019 a dicembre 2020 è stato fondatore e presidente dell’associazione culturale “Amici dei Musei San Domenico e dei monumenti e musei civici di Forlì”. Da dicembre 2020 è direttore artistico della Fabbrica delle Candele, centro polifunzionale della creatività del Settore delle Politiche Giovanili del Comune di Forlì. PRINCIPALI PUBBLICAZIONI Nel 2003 ha pubblicato la prima raccolta di versi, Se incontrassi oggi l’amore. Per «Il Ponte Vecchio» ha dato alle stampe Il mio amore è un’isola (2004), Nessun motivo per essere felice (foto di N. Conti, 2007) e "Canzoni d'amore e di funambolismo (2021). Suoi versi sono apparsi su numerose antologie, tra cui quelle dedicate ai Poeti romagnoli di oggi e… («Il Ponte Vecchio», 2005, 2007, 2009, 2011, 2013), Sguardi dall’India (Almanacco, 2005) e Senza Fiato e Senza Fiato 2 (Fara, 2008 e 2010). I suoi libri di maggior successo sono i saggi storici pubblicati con «Il Ponte Vecchio»: Caterina Sforza. Leonessa di Romagna (2008), Signore di Romagna. Le altre leonesse (2010), I Bentivoglio. Signori di Bologna (2011), La Rocca di Ravaldino in Forlì (2012). Nel 2012 è iniziato il sodalizio con Gabriele Zelli con il quale ha pubblicato: Forlì. Guida alla città (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2012), Personaggi di Forlì. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2013), Terra del Sole. Guida alla città fortezza medicea (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2014), I giorni che sconvolsero Forlì («Il Ponte Vecchio», 2014), Personaggi di Forlì II. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2015), Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna («Il Ponte Vecchio», 2016), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna volume 2 («Il Ponte Vecchio», 2017); L’Oratorio di San Sebastiano. Gioiello del Rinascimento forlivese (Tip. Valbonesi, 2017), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna, vol. 3 («Il Ponte Vecchio», 2018). Nel 2014, insieme a Sergio Spada e Mario Proli, ha pubblicato per «Il Ponte Vecchio» il volume Storia di Forlì. Dalla Preistoria all’anno Duemila. Nel 2017, con Castellari C., Novara P., Orioli M., Turchini A., ha dato alle stampe La Romagna dei castelli e delle rocche («Il Ponte Vecchio»). Nel 2018 ha pubblicato, con Marco Vallicelli e Gabriele Zelli., Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol.1 (Ass. Cult. Antica Pieve), cui ha fatto seguito, con gli stessi coautori, Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol. 2-3-4 (Ass. Cult. Antica Pieve). Nel 2019, ha pubblicato con Flavia Bugani e Gabriele Zelli Forlì e il Risorgimento. Itinerari attraverso la città, foto di Giorgio Liverani,(Edit Sapim, 2019). Sempre nel 2019 ha pubblicato a doppia firma con Gabriele Zelli Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna volume 4 («Il Ponte Vecchio») e Forlì. Guida al cuore della città (foto di F. Casadei, Diogene Books). Con Gabriele Zelli ha inoltre dato alle stampe: La grande nevicata del 2012 (2013), Sulle tracce di Dante a Forlì (2020), in collaborazione con Foto Cine Club Forlì, Itinerario dantesco nella Valle dell’Acquacheta (2021), foto di Dervis Castellucci e Tiziana Catani, e I luoghi di Paolo e Francesca nel Forlivese (2021), foto di D. Castellucci e T. Batani. È inoltre autore delle monografie industriali: Caffo. 1915-2015. Un secolo di passione (Mondadori Electa, 2016) e Bronchi. La famiglia e un secolo di passione imprenditoriale (Ponte Vecchio, 2016). 

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