Technogym, la Uil vuole un sindacato a schiena dritta

Nota di Fabrizio Ronconi Segretario Generale UILM-UIL Cesena


CESENA. L’unita sindacale è un bene e va ricercata, ma il sindacato deve avere sempre la schiena dritta. E’ questo, in estrema sintesi, il pensiero della Uil in un documento che analizza lo stato dei rapporti sindacali alla Technogym. La nota è firmata da Fabrizio Ronconi Segretario Generale UILM-UIL Cesena.

Da molti anni la UILM-UIL di Cesena segnala delle criticità nelle relazioni sindacali in Technogym. Vogliamo un modello nel quale la contrattazione integrativa, sugli elementi retributivi e sulle condizioni di lavoro, sia un esempio nazionale. Solo così si esalterà il valore di un azienda che produce attrezzi da Fitness e diffonde una filosofia di benessere. Per queste ragioni, abbiamo preso posizioni nette con l’impresa, anche stimolati dalle tante dichiarazioni lette nei giornali sulla responsabilità sociale dell’impresa e sul valore sociale del benessere del territorio.

Qualche giorno fa Technogym, comunica a mezzo stampa l’erogazione di un bonus in sostituzione del mancato premio aziendale, scelta unilaterale senza alcun confronto di merito. La UILM ha reagito a mezzo stampa. Come già capitato in passato, oltre a registrare la reazione stizzita dell’impresa, abbiamo dovuto registrare la reazione indispettita dei colleghi degli altri sindacati.

Il libero arbitrio è un diritto che rispettiamo anche se la UILM indirizza la propria azione esclusivamente alla controparte datoriale. La UILM-UIL ha forte il valore dell’unità sindacale, la pratica da sempre, anche quando erano altri che creavano divisioni.

Però vogliamo che questo significhi condividere la stessa strada alla stessa velocità; non vogliamo un sindacato al minimo, che contratta le buonuscite in caso di licenziamento.

Se c’è questa volontà, il desiderio di fare quel percorso unitario è per noi un valore fondamentale per contribuire a cambiare la visione di questa azienda. Se viceversa c’è un idea di sindacato diverso e una interpretazione diversa sul ruolo del datore di lavoro, è evidente che noi non rinunceremo alla nostra azione. Le lavoratrici e i lavoratori giudicheranno democraticamente.

Apprendiamo che si è inteso da parte dei nostri colleghi, andare oltre a legittime esternazioni a mezzo stampa, per dare seguito ad un tavolo separato sulla questione Bonus; posto che all’atto pratico la contrattazione è regolata da norme precise, al momento registriamo una scelta che se proseguita, indebolisce le lavoratrici e i lavoratori.

Se questa è la linea, sappiamo chiedere un tavolo di confronto anche solo come UILM, convinti delle nostre ragioni e in tale eventualità, valuteremo un piano di assemblee UILM. La nostra principale preoccupazione in una crisi sanitaria che sta cambiando le regole del gioco anche sul fronte produttivo e dei mercati, è il mantenimento e l’incremento del livelli retributivi, nonché il mantenimento dei livelli occupazionali, tenuto conto che la moratoria sui licenziamenti scadrà e non vorremo trovarci di fronte a ristrutturazioni che mirino ad un disinvestimento occupazionale.

Ci auguriamo che le tante occasioni pubbliche nelle quali si manifesta uno stato di salute solido di questa fondamentale realtà territoriale e nazionale, sia coerente con quella responsabilità sociale tanto cara al patron.

Ci auguriamo che nel tempo si possa condividere un percorso di piena valorizzazione del confronto.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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