Bene, ma non benissimo

Servono aggiustamenti alle regole sull' occupazione del suolo pubblico

CESENA. Soddisfare tutti è impossibile. Ma fare degli aggiustamenti continui è necessario perché innovare è fondamentale per le aziende, ma anche per l’ente pubblico. Un esempio, uno dei più lampanti, viene dal centro storico. In estate, a Cesena, è stata fatta un’operazione importante: la scelta di rendere gratuita l’occupazione del suolo pubblico. Questo ha creato un effetto moltiplicatore che ha reso le piazze, a partire da quella del Popolo, ancora più frequentate e attraenti. E fare di Cesena una città europea. Una situazione che però ha generato dei legittimi mal di pancia da parte di quei pubblici esercizi che non hanno potuto sfruttare di questo beneficio. 

Graziano Gozi, direttore Confesercenti

Il problema, anche in prospettiva (immediatamente) futura è stata sollevata da Confesercenti nel corso di un incontro nel quale è stato presentato uno studio sui pubblici esercizi dopo l’emergenza sanitaria. L’ennesimo lavoro molto accurato fatto dal centro studi dell’associazione di categoria. 

L’intervento fatto in estate è stato ottimo, ma ne hanno beneficiato “solo” 35/40 aziende, serve fare qualcosa anche per le altre. Questo, in estrema sintesi, il pensiero di Confesercenti che ha voluto fare da pungolo in vista della stagione invernale e, soprattutto, primaverile. Per conto suo, l’assessore Ferrini dopo aver rivendicato e difeso la scelta, ha chiarito che per il futuro l’occupazione del suolo pubblico continuerà ad essere agevolata, ma non sarà più gratuita. Il provvedimento andrà in Consiglio comunale la prossima settimana. Inoltre ha messo le mani avanti garantendo che nella prossima manovra di bilancio cui saranno almeno 500 mila euro (ma lui si augura siano di più) da destinare alle aziende che vogliono innovare. Inoltre ha aggiunto che dal 2022 sarà riformata la Tari (qualcosa sarà sperimentato anche nel 2021) usando come metro il consumo e non più la metratura. Non ha però risposto alle sollecitazioni dei commercianti che chiedevano un equilibrio diverso del costo complessivo fra la percentuale a carico delle famiglie e quello delle aziende. 

Luca Ferrini, assessore allao Sviluppo economico

Ma il problema principale è un altro: è rimasta senza risposta la domanda principale. Cosa fare per mettere tutti nella stessa condizione? Il tema è semplice e complesso nello stesso tempo. In generale, ma soprattutto in occasione delle iniziative più importanti serve modificare la circolazione per permettere a tutti di poterne trarre beneficio. Prendiamo, ad esempio, via Strinati. Se in determinate circostanze e in certi orari fosse pedonalizzata le attività commerciali potrebbero pensare all’occupazione del suolo pubblico e trarre beneficio dal flusso di persone che il magnete genera. Per la verità non siamo all’anno zero. Qualcosa è stato sperimentato a fine estate, ma la politica non ha fatto sapere nulla sulla volontà di proseguire su questa strada. 

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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