Circonvallazione di Calabrina, passo in avanti

Oggi stilato in crono programma con l'assessore regionale

La circonvallazione di Calabrina sarà, senza ombra di dubbio, la priorità della prossima legislatura per quanto riguarda le infrastrutture stradali. È più importante anche del lotto zero. Per un motivo: di per se stesso il lotto zero è una ciliegina sulla torta. Senza il collegamento Forlì-Cesena serve poco, lo stesso dicasi anche in assenza di un tratto che permetta di superare il nodo di Capocolle.


Da sinistra: Lia Montalti, Enzo Lattuca e Raffaele Doniniv

La circonvallazione di Calabrina invece è di vitale importanza. Ne sentono la necessità in prima istanza i residenti costretti a vivere rintanati in casa. Ma serve anche a tutti i cesenati (e non solo) stanchi delle file che devono fare da e per il mare. Quel tratto di strada è anche l’anello mancante di quella Cervese bis della quale sento parlare da circa 30 anni. E diventerà ancora più importante con la creazione del nuovo ospedale che porterà ad un incremento del traffico. Se l’attuale Cervese è ingolfata adesso, figuriamoci dopo.


Lattuca mostra il progetto

Il progetto esiste già. Va da via Medri fino a dopo la chiesa di Villa Calabra. L’ideale sarebbe immettersi direttamente nella circonvallazione di Pioppa. Ma forse è troppo. Importante invece sarebbe passare sotto al ponte della A14 (lo spazio c’è) per scaricare l’attuale sottopasso e collegarsi direttamente al casello A14 e al nuovo ospedale. Per l’attuale progetto il costo oscilla fra i sei e i sette milioni di euro.

Oggi è stato fatto un passo in avanti verso la realizzazione. Non solo o non tanto perché Enzo Lattuca se ne è fatto carico. Ma perché ha coinvolto la Regione. Oggi era a Calabrina assieme a Lia Montalti, consigliere regionale, e all’assessore Raffaele Donini. Durante l’incontro con i residenti è stato tracciato un cronoprogramma. Entro l’estate il Comune dovrà preparare uno studio sui flussi di traffico. In settembre la Regione lo inserirà nel Prit (piano interrato dei trasporti), poi partirà la caccia ai finanziamenti europei.

Questo cosa significa: non c’è la certezza matematica che l’opera sarà realizzata. Ma la probabilità è molto alta anche e soprattutto perché si tratta di un intervento la cui spesa non è esagerata. Sarebbe piuttosto alta per il Comune, ma non per i livelli successivi.

Questo post è stato letto 105 volte

Avatar photo

Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *