Il lotto Zero da solo è inutile

Come minimo bisogna arrivare alla zona industriale di Bertinoro per superare il delicato nodo di Capocolle

Quando si parla di secante inevitabilmente e giustamente il discorso scivola sul lotto Zero. Ed è facile immaginare che il tema sarà al centro della campagna elettorale. Ma è riduttivo. È una discussione monca. Di per sé il lotto Zero conta poco o niente. Lo stesso risultato si otterrebbe spendendo molto meno. Si dovrebbe invece parlare del collegamento veloce fra Cesena e Forlì, tema trattato da tanti, troppi anni.

La secante a San Cristoforo


L’impressione però che la via Emilia bis, così come era stata concepita, resterà una sorta di sogno di mezza estate. Soprattutto per mancanza di fondi, ma anche perché sta prendendo corpo un’altra scuola di pensiero: la nuova Emilia bis è l’autostrada.

Il ragionamento è abbastanza semplice: è vero che, come è logico, i caselli sono lontani dal centro, ma adesso quelli di entrambe le città sono molto bene collegati col centro. A Cesena da secante e gronda, a Forlì dalla circonvallazione. Quindi buona parte dei problemi sono superati.

È vero, ma fino ad un certo punto. Il traffico che c’è, soprattutto nell’ora di punta, sulla via Emilia, da e per Forlì, testimonia che sono ancora in tantissimi a scegliere quella opzione. Anche perché il collegamento non è solo con Forlì, ma anche e soprattutto con la zona industriale di  Bertinoro e Forlimpopoli. Punti che, ovviamente, non possono servirti dall’autostrada. Ed allora, se, come è facile immaginare, ci sono problemi di soldi bisogna valutare la riduzione del danno: in attesa di tempi migliori si dovrebbe collegare la secante con la zona industriale di Bertinoro. Così facendo si supererebbe il nodo di Capocolle che è uno dei più delicati del collegamento Forlì-Cesena. Si andrebbe a sbucare all’altezza del semaforo di Panighina. A quel punto mancherebbe solo il collegamento con la circonvallazione di Forlimpopoli, la cui assenza potrebbe essere supportata, pur con un po’ di fatica, dall’attuale via Emilia. Che però, per lo meno, è rettilineo e non attraversa centri abitati. Eventualmente credo ci sarebbe lo spazio anche per ragionare di un allargamento.

La secante vista dall’alto


Ma eliminare Capocolle è fondamentale. Per la sicurezza, ma soprattutto dal punto di vista ambientale. Il costo non sarebbe eccessivamente alto, in particolare  considerando che la spesa maggiore è per il lotto Zero che però è già stata (o dovrebbe esserlo) finanziata. A quel punto si tratterebbe di collegare via San Giuseppe (collega l’Emilia alla via San Cristoforo) con la zona industriale di Bertinoro. Servirebbe un tratto a raso parallelo alla ferrovia. Una lingua d’asfalto che, penso, non costerebbe più di dieci, massimo quindici milioni di euro.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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