C’è poco spazio per un partito cattolico

Emerge dal sondaggio settimanale della Swg. Intenzioni di voto: cresce la Lega, scendono i 5Stelle

Giggino Di Maio dovrebbe spiegare perché Vegas nel 2010 non andava bene mentre adesso Savona sì. Fra i due c’è un filo rosso. Entrambi sono stati nominati dal governo alla guida della Consob. Tutti e due però in violazione alla legge Frattini che prevede che un esponente del governo prima di andare alla guida della Consob debba stare fermo un anno. Fu per questo che nel 2010 Di Maio, allora vice presidente della Camera, si inalberò moltissimo e presentò un’interpellanza chilometrica. Perché allora no e adesso si? La risposta non può certo essere che Savona è il profilo giusto. È vero, ma lo era anche Vegas. Poi su Savona servirebbe una riflessione molto più articolata. Ricordiamo che otto mesi fa era il ministro più importante del governo. E una punta di diamante non si sposta dopo così poco tempo se non ci sono problemi.

Comunque, l’analisi della politica ogni giorno regala molti interessanti spunti di riflessione. Uno arriva dalla Swg, società di sondaggi. Dopo l’ultima rilevazione (ne fa una a settimana) afferma che non c’è più spazio per un partito cattolico.

E’ proprio quello il tema del sondaggio fatto nel periodo compreso tra il 30 gennaio e il 4 febbraio. L’andamento lo si capisce fin dalla prima domanda: il suo essere cattolico come condiziona le scelte politiche?

Molto per il due per cento, abbastanza per 14, poco per il 30, per niente per il 50, non sa quattro per cento.

Il secondo quesito attesta che solo il dodici per cento prova un interesse per un partito cattolico. La domanda era: ritiene importante la presenza di un nuovo partito cattolico?

L’un per cento ha risposto molto, abbastanza l’11, poco il 25, per niente il 51, non sa il 12.

Ma la stroncatura arriva dal terzo quesito. Secondo Swg solo il due per cento avrebbe interesse a votare un partito cattolico. Ai potenziali elettori poi sono state chieste le priorità (erano possibili tre risposte). Al primo posto l’affermazione della dignità della persona col 48 per cento. Seguono: la famiglia intesa come elemento fondante della società 35, la sacralità della vita umana 33, superamento disuguaglianze sociali 30, crescita della solidarietà 21, libertà religiosa 17, inclusione di chi viene, dei migranti 15, libertà scolastica 10, sviluppo dell’impegno umanitario del volontariato 9.

Infine, come tutte le settimane, Swg ha fatto il consueto rilevamento sulle intenzioni di voto. Cresce la Lega che sale al 33,8 dal 32,6; i 5Stelle scendono dal 24,9 al 24; in calo anche il Pd dal 17,2 al 16,8; Forza Italia sale dall’8,1 all’8,3. Seguono: Fratelli d’Italia 4,3 (era al 4,5); + Europa 3,1 (era al 2,9); Mdp e altri di sinistra 2,9 (era al 2,6); Potere al Popolo 2,5 (era al 2,4); Verdi 1 (era all’1,2); Altro partito (liste sotto l’un per cento) 3,3 (era al 3,6). Resta alta la percentuale di chi non si esprime. È al 32,5 per cento, ma sette giorni fa era il 34,3.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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