La Uil non ci sta

Lamenta la totale assenza del sindacato nell'ultimo numero di "Energie nuove". E rivendica il ruolo attivo che sta avendo sul territorio

La quotidiana lettura dei giornali non ha regalato particolari emozioni. Almeno a me. Tutto è concentrato sulla manovra economica e, in particolare, su quali tagli saranno fatti. Nessuno, invece, sottolinea con la dovuta evidenza che mai, come questa volta, il Parlamento è stato svuotato dei suoi poteri. La manovra è arrivata in commissione Bilancio della Camera in netto ritardo. Poi, in aula, è stata votata la fiducia. In commissione Bilancio del Senato ha fatto una pallida apparizione e il maxiemendamento del governo arriverà direttamente in aula dove sarà votata la fiducia. Quindi il ritorno alla Camera dove, inevitabilmente, sarà votata una fiducia in tempi brevissimi.

Giuliano Zignani

Se succede per la manovra di bilancio è molto, molto grave. Non è un problema di dittatura, ma di incapacità. La stessa che ci è costata diversi miliardi di aumento del debito pubblico per la crescita degli interessi provocata dagli improvvidi atteggiamenti del duo Salvini/Di Maio. Sarebbe interessante uno studio su quello che si sarebbe potuto fare con quei soldi buttati dalla finestra.

Intanto Pier Luigi Bersani chiede una nuova sinistra che dialoghi con i 5Stelle. Per carità, la sua non è una novità. È una posizione che ha sempre sostenuto, fin da quando perse elezioni che sembravano già vinte. Adesso sul tappeto però c’è un’altra priorità: costruire una nuova sinistra che sia in sintonia con la società. Una sinistra che non dimentica nessuno, ma che va ben oltre l’assistenzialismo. Una sinistra che investe in modo ecosostenibile, ma che fa dello sviluppo la molla per la crescita e la creazione dei posti di lavoro. Una sinistra che ha una sua linea e non va a rimorchio di nessuno.


Marcello Borghetti

A livello locale invece c’è stato qualcuno a cui la lettura dei giornali ha rovinato la colazione. Alla Uil non hanno gradito alcune scelte fatte con l’ultimo numero di Energie nuove, in particolare quella di non dare uno spazio ai sindacati. Ma come, sostengono, in un numero dedicato ai temi da trattare in vista delle elezioni a noi non viene data nemmeno una riga? La considerano una mancanza di rispetto anche alla luce del fatto del ruolo attivo che sta ricoprendo il sindacato in città. Al quale, aggiungo io che, fra l’altro, non avevo notato la dimenticanza, non può essere imputato di fare solo delle barricate. È un sindacato di lotta e di governo e che pensa molto al territorio. Anche con posizioni innovative. Come ha fatto con il recente documento sulla sicurezza firmato da Cgil, Cisl e Uil. Oppure con l’allarme rosso appena lanciato dalla Uil sull’esposizione della cassa integrazione che testimonia una difficoltà del mondo produttivo.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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