Politica, giornata di fuochi d’artificio

Su Facebook polemica fra Davide Fabbri e Valletta. Nei 5Stelle gli avversari di Natascia Guiduzzi aprono a Capponcini. Nel centrodestra Morrone mette altri paletti

La politica cesenate ieri è stata protagonista sulla Rete. Sia su Facebook che sui tradizionali siti di informazione. Verrebbe da dire che si comincia a respirare aria di elezioni.

Su Facebook c’è stata polemica fra Davide Fabbri è Vittorio Valletta, ideatore e esponente principale di “Cesena siamo noi”. In alcuni passaggi (al dialogo hanno partecipato altre persone) i due si sono scambiati anche accuse pesanti. Anche se in politica tutto è possibile, al momento è difficile pensare ad un accordo. Del resto che si potesse arrivare a una rottura (più o meno rumorosa) lo si era immaginato dopo che Fabbri aveva annunciato la sua intenzione di candidarsi. Lui e Valletta pescano nello stesso bacino quindi sono i principali concorrenti l’uno dell’altro.

 

Intanto “Cesena siamo noi” guarda con particolare interesse all’evoluzione della situazione in casa 5Stelle. Al momento continuano a volare gli stracci. Ed è innegabile che un’implosione del movimento potrebbe favorire “Cesena siamo noi” che potrebbe fare da calamita per i tanti voti in libertà. È quello il motivo per il quale la lista civica, ha scritto il Corriere di Cesena nell’edizione cartacea, ha rinunciato all’idea del quarto polo con Pri, Psi e Popolari per Cesena.

Dei problemi dei 5Stelle si è occupata Elisabetta Boninsegna su Cesena today. La giornalista evidenzia la frattura fra il gruppo che si riconosce in Natascia Guiduzzi e gli oppositori. Siamo arrivati al punto che ci sono due sedi. “Ci hanno perfino messo il lucchetto per non farci incontrare” denuncia la fronda che però, intanto, fa un’apertura importante a Capponcini indicandolo come un ottimo candidato a sindaco. Il rischio è che anche a Cesena, come è già accaduto a Rimini e a Ravenna, essendoci  due liste che chiedono il logo ufficiale del Movimento, alla fine non venga data la certificazione a nessuna delle due. E, siccome molti elettori votano il simbolo e non le persone, una mancata certificazione potrebbe avere conseguenze politiche rilevanti.

Sempre su Cesenatoday spazio anche al centrodestra con un’intervista, un po’ nascosta, a Jacopo Morrone, plenipotenziario leghista. Premette che, come coalizione, stanno guardando a tutti i Comuni che vanno al voto e lo fanno coi segretari provinciali e comunali in modo concertato. E aggiunge che una riunione decisiva per il Carroccio romagnolo si terrà questa sera.

 

Alla domanda specifica su Cesena ha risposto: “Non c’è più lo schema ‘Se Forlì va a me, Cesena va a te’. Anche Cesena è contendibile e anche qui, come in tutti i Comuni la volontà è di scegliere i candidati migliori. Chi crede nei partiti a noi opposti che a Cesena il centrodestra fa la solita corsa si sbaglia. Corriamo per vincere dappertutto. Non abbiamo bandierine da piantare“.

 

Quindi rafforza la convinzione che era maturata dopo l’intervista al Carlino, ovvero che il candidato possa essere della Lega sia a Forlì che a Cesena. Oppure si potrebbe trattare di un esponente d’area proveniente dalla società civile. Il sogno resta sempre Giubilei. Comunque non sarebbe bellissimo nei confronti di Casali e Spinelli dopo il lavoro pancia a terra che hanno  fatto in questi anni.

 

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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