Listone civico? La vedo dura

Proposta lanciata da Giangrandi sul Carlino. Ma centrodestra e 5Stelle credo abbiano altri obiettivi

Una grande lista civica per battere il Pd. Pensieri e parole sono di Marco Giangrandi. Un paio di giorni fa la sua idea è stata riportata da Andrea Alessandrini sul Carlino.

Marco Giangrandi

Giangrandi, fra l’altro, ha detto: “Non credo ci sia alternativa, per il bene di questa città, al progetto di una grande lista civica aperta e inclusiva. Abbiamo il modello a cui riferirci: ‘Cesena siamo noi’, che lavora sodo e seriamente. Stimo molto Vittorio Valletta”.

 

Poi è sceso in campo: “Da anni mi sono messo a disposizione della mia città. Voglio rendermi utile, sento di poter portare idee e contributi. Sono utilizzabile. Vedremo come”.

 

Innanzitutto va rilevato che ha parzialmente cambiato idea. Circa tre anni fa, sempre al Carlino, ma a Mattia Sansavini, fu categorico sul contrario. Il prossimo appuntamento la campagna elettorale? Fu la domanda. Lui rispose con un No secco. Poi aggiunse: “la salvezza del centro storico. Giovedì scendono in strada le persone. Non i partiti”.

Nella stessa intervista, in precedenza, aveva anche detto: “Non posso dire quello che farò fra un paio di anni. Ma una cosa è certa: non mi farò mai divorare il fegato. Fare il sindaco, oggi, è uno dei lavori più duri e più pazzeschi”. Posizioni dunque riviste, ma non credo sia un problema. Aggiustamenti in corso d’opera sono legittimi e comprensibili. Magari sarebbe meglio riconoscerli.

 

Sul listone civico invece ho qualche dubbio in più. Va detto che non è una novità. Se non sbaglio, il primo tentativo risale al 1994 e il tema è tornato al centro del dibattito prima di ogni elezione amministrativa. Poi non se ne è mai fatto niente. Ma se in passato il listone civico poteva avere una ragione di esistere, adesso la situazione non è più la stessa. Il Pd ora è molto più debole e quindi più aggredibile. Soprattutto dal centrodestra, ma anche dai 5Stelle. Quindi non si capisce per quale motivo Lega o 5Stelle debbano rinunciare ai loro simboli (in questa fase storica sono un valore aggiunto) per entrare a far parte di una maxi lista civica.

Credo che mai, come questa volta, corrano per vincere. Quindi, ritengo, sia il centrodestra che i pentastellati vorranno giocarsi tutte le carte facendolo col loro simbolo e il loro candidato. In politica tutto è possibile, ma, in questa fase, quindi la vedo dura ipotizzare un loro passo indietro.

 

Diverso il discorso relativo ad un eventuale quarto polo che si aggreghi attorno a ‘Cesena siamo noi’. Gli spazi di manovra ci sarebbero e trattative ci sono anche state è non sono neppure naufragate. Ma non è un percorso facilissimo, nonostante la buona volontà. Per prima cosa però è fondamentale fare chiarezza sul nome del candidato a sindaco.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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