Aiuto: il quattro marzo potrebbero vincere tutti

È possibile grazie a quello che prevede la nuova legge elettorale. È una considerazione presa in considerazione con sempre maggiore frequenza

No, ditemi che non è vero. Ormai mi ero abituato all’idea di un dopo voto (4 marzo) con l’assenza di una maggioranza. La cosa non mi piace, ma me ne stavo facendo una ragione.

 

Adesso però si prospetta un altro scenario: vinceranno tutti. E quello no, proprio non posso accettarlo. Per la verità ci pensavo da tempo, ma mi rifiutavo di crederci. Il dubbio però cresceva di giorno in giorno ed oggi, leggendo Repubblica, non dico che ho avuto la certezza, ma la mia convinzione si è rafforzata.

Tutto, naturalmente, è legato all’esito del voto. Ma al momento sono in molti a prendere in considerazione l’ipotesi che la sera del quattro marzo, o la mattina del cinque, ci saranno tre vincitori.

 

Non pensavo si potesse arrivare a tanto, ma questa legge elettorale ci è riuscita. Al momento è probabile che il centrodestra sia la coalizione più votata ma senza avere la maggioranza, i 5Stelle il primo partito e il Pd il partito con più seggi.

 

Ma come, il Pd che sta sprofondando nei sondaggi? Immagino vi stiate ponendo la domanda. È la stessa che mi sono fatto io. Però è possibile grazie alla legge elettorale. Assegna il maggior numero di seggi con il proporzionale. Ma un partito per avere degli eletti deve andare oltre il tre per cento. Se non succede, i voti che ha ottenuto si ripartiscono in misura percentuale fra le forze della coalizione che hanno superato la soglia minima.

E questa sarebbe manna dal cielo per il Pd. Nella coalizione di centrosinistra il partitone pare possa essere l’unico a superare il livello minimo richiesto. Quindi potrà garantirsi molti seggi. Stando così le cose, i rappresentanti dei partitini invece potranno essere eletti solo con l’uninominale.

 

Grazie a questa alchimia è possibile che il Pd possa essere il partito più rappresentato in Parlamento nonostante il risultato elettorale possa essere al di sotto di ogni aspettativa minima.

 

Ma, stando così le cose, cosa succederebbe il giorno dopo? Onestamente non lo so. Per prima cosa non vorrei essere nei panni del presidente della Repubblica. Poi, immagino, si andrà verso una grande coalizione. Se così sarà la mia paura vera è un’altra: questa legge elettorale non sarà toccata. Fa comodo a tutti. I leader. Non agli elettori.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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