Il sindaco spinge sull’acceleratore

Dalla confetenza stampa di fine anno è arrivato un segnale molto chiaro per quanto riguarda la strategia da attuare nell'ultima parte di legislatura

Era già tutto previsto. La conferenza stampa di fine anno del sindaco è andata come mi aspettavo. In pratica Lucchi l’ha suddivisa in due parti. Dal punto di vista mediatico ha fatto la sua parte lanciando stoccate alle opposizioni. Ci sta fa parte del gioco. Anche quello era ampiamente previsto. Del resto qualche pizzicata non la si nega a nessuno. Come nel calcio: si danno e si prendono.

A me invece interessava capire se arrivavano segnali su come si articolerà il futuro della legislatura. E di quelli ne sono arrivati e a bizzeffe. E, se fossi nelle opposizioni, un po’ mi preoccuperei.

 

Il riferimento è non tanto ai lavori pubblici in quanto tali. Ma su come sono stati previsti. Non so in quanti ci abbiano fatto caso, ma quasi il novanta per cento dei cantieri previsti nel 2018 riguardano le periferie. I principali interessano: Ponte Abbadesse, Martorano, Fiorita, San Mauro, Macerone, San Mamante e il Rio Taverna. Fra l’altro tutti cantieri che, al più tardi, termineranno nella primavera 2019. Nello stesso tempo nel 2018 ci sarà la consegna di otto alloggi popolari e alle manutenzioni  (strade, verde, scuole e impianti sportivi) saranno destinati quasi quattro milioni di euro. E, immagino, che riguarderanno soprattutto le periferie.

 

Io sono anziano e forse comincio ad avere una visione distorta della politica. Ma continuo a credere che le elezioni si vincano soprattutto in periferia dove molto contano i fatti concreti. In molti casi è più importante l’erba tagliata che non la fine strategia politica. Ma le periferie vanno presidiate. Sempre.

Nello stesso inoltre comincerei a preoccuparmi anche se fossi fra coloro che hanno concentrato la loro battaglia politica sul centro. Non ho certezze, ma anche su quel fronte ritengo che il sindaco stia predisponendo una potenza di fuoco senza precedenti. E, immagino, che i fuochi artificiali ci saranno nel prossimo dicembre. E il Capodanno in piazza di quest’anno (Nomadi e Cevoli) potrebbe essere solo un antipasto.

 

Difficile prevedere cosa succederà il prossimo dicembre. Ma provo a fare una previsione: la mega pista ghiacciata in piazza della Libertà sarà solo un elemento di contorno. L’attrazione sarà qualcosa d’altro.

 

Basterà al Pd? Non lo so. Nessuno può saperlo. Per lo meno, nessuno può avere  certezze. Buon anno.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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