Scandalo Vespasiani in Regione, Casadei: “Restituirò i 50 centesimi”

(dal Resto del Carlino – intervista di Gilberto Dondi)

GLI SCONTRINI dei bagni pubblici? Cado dalle nuvole, lo apprendo da lei”. Il consigliere regionale del Pd Thomas Casadei sembra davvero stupito. Eppure dalle indagini della Guardia di finanza e della Procura sulle spese ‘pazze’ nella Regione Emilia Romagna emerge che è stato proprio lui a chiedere il rimborso dei 50 centesimi pagati per usare la toilette della stazione ferroviaria di Parma. E non è accaduto una volta sola, ma due. Casadei, forlivese, professore a contratto all’Università, è noto perché in passato aveva dichiarato di viaggiare sempre in treno proprio per spendere meno. L’anno scorso è finito indagato anche per le interviste televisive a pagamento.

Dunque, Casadei, questi due scontrini dei bagni pubblici allegati ai biglietti del treno?
«Davvero, sono molto sorpreso. Non ricordo di aver mai chiesto un simile rimborso. A Parma ci sono stato, è vero. Più volte, per impegni istituzionali, come nelle altre città della Regione. E io viaggio sempre in treno per risparmiare, quindi tutto torna».
Ma le sembra sensato chiedere il rimborso di 50 centesimi per la toilette?
«Decisamente no. Se è successo, è stato certamente un errore».
Non uno, ma due.
«Se è successo, e domani sarà la prima cosa che accerterò insieme alla mia segretaria, è stata certamente una svista. Quando viaggio in missione tengo sempre tutta la documentazione, che poi faccio avere alle segretarie. Sono loro a chiedere i rimborsi, mica io. Quello scontrino dei bagni sarà finito per sbaglio assieme a quelli da rimborsare. Di solito li butto via, infatti in tanti altri casi non risulta il rimborso».
Una distrazione che ha indignato i cittadini dell’Emilia Romgna.
«E hanno ragione. Se mi verrà contestata dai pm, quindi se quel che dice lei è vero, sono pronto a scusarmi e a restituire quanto rimborsato».
Non un gran sforzo, restituire un euro…
«Ripeto, l’unica spiegazione possibile è che si sia tratta di una svista dovuta alla distrazione. Mica mi arricchisco con un euro».
Il suo capogruppo, Marco Monari, risulta aver cenato in ristoranti di lusso. A lei è mai capitato?
«No, mai. Io ho preso parte solo ad attività ed eventi in rappresentanza del mio gruppo. Comunque c’è un’indagine della magistratura e io ne ho il massimo rispetto. Quindi aspetto la fine delle indagini per esprimere valutazioni».
E dei gioielli di Tiffany comprati da colleghi di altri partiti?
«Ripeto, non voglio esprimere giudizi visto che la magistratura sta lavorando».
Non crede che i cittadini vogliamo sapere come e perché spendete i soldi?
«Sull’episodio specifico dei bagni ho risposto, per il resto preferisco attendere l’esito dell’inchiesta».

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