Nuovo ospedale, trovati i soldi

Costerà circa 150 milioni. Cento ce li metterà la Regione. Il resto l'Ausl. Tre anni per progettrarlo. Non è chiaro il futuro del Bufalini

Altroché passerella elettorale. La notizia c’è tutta. Eccome se c’è. Il nuovo ospedale di  Cesena adesso è una certezza. Che si fosse fatto era certo, ma mancava la certezza sui fondi. Adesso c’è. Ieri la giunta regionale ha deliberato lo stanziamento di cento milioni di euro. Lo ha confermato Stefano Bonacini, presidente della Regione che, ancora una volta, ha dimostrato di essere un buon amministratore, ma di avere dei limiti a gestire gli incontri pubblici.

Per realizzare l’opera previsto un bando di circa 150 milioni di euro. Cento ce li metterà la Regione, 15 il territorio di Cesena dell’Ausl li ha in cassa grazie alla vendita di proprietà. Altri 15 milioni si conta di risparmiarli con i ribassi d’asta (attenzione che non siano troppo alti) e un’altra ventina saranno coperti con mutui. Si calcola che per la progettazione serviranno altri tre anni. Poi dovrebbero partire i lavori.

 

Per il resto non ci sono novità. Il nuovo ospedale sarà costruito nella zona a ridosso del casello autostradale di Villa Chiaviche. Inoltre è stato garantito che ospiterà tutti gli  attuali servizi.

 

Resta il punto interrogativo sul futuro del Bufalini. Il comunicato stampa parla solo della Piastra servizi che potrebbe essere riutilizzata come contenitore di buona parte dei servizi sanitari territoriali. Per il resto si continua a parlare di demolizione per far posto a un parco.

Secondo me sarebbe un errore e, comunque, il tema andrebbe affrontato in maniera  approfondita e potrebbe essere al centro della prossima campagna elettorale. Stiamo parlando di uno spazio dove ci si potrebbe ricavare di tutto e che potrebbe influenzare le scelte urbanistiche dei prossimi venti anni.

 

Poi bisognerà decidere cosa farne del nuovo ospedale. Premetto che ritengo giustissima la scelta di andare oltre il Bufalini. Per tutta una serie di motivi, a partire dall’inadeguatezza del sito. Naturalmente in fase di progettazione che si va incontro ad una sanità che cambia in continuazione.  L’ospedalizzazione è ridotta al minimo, lungodegenza a parte. Inoltre c’è un boom delle Case della salute.

 

Indubbiamente serviranno più spazi per l’area diagnostica per prestazioni di alta complessità al servizio dei percorsi del trauma e delle neuroscienze. Ma bisognerà anche tenere conto delle esigenze dei nuovi bisogni sanitari, delle patologie ricorrenti e nuove.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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