Basta perdere tempo

Mille rapaveri rossi indica due priorità nei progetti per la città

Basta perdere tempo! Questo il monito di Mille papaveri rossi sul tema dei progetti per la città.  Questo il documento.


Il 2018 non può essere solo l’anno delle “inaugurazioni” (le valuteremo attentamente) e dei proclami da perenne campagna elettorale, che vede il partito di governo a livello locale e nazionale in grande affanno e alla ricerca di un consenso sbiadito e perduto.

 


Il 2018 per noi deve essere l’anno in cui impegnarsi seriamente per due progetti strategici e fondamentali per la città: Il “museo della città” nel complesso del Sant’Agostino e il “Lotto Zero” della Secante.

 


Il primo é ormai una necessità. Recuperare spazi per la cultura, l’arte e la storia di Cesena, per poter liberare la Biblioteca Malatestiana (i cui spazi meriterebbero di essere valorizzati in ben altro modo, che meriterebbe un direttore, che insieme al recupero di Palazzo Bufalini dovrebbe diventare incubatore di idee per la Biblioteca Memoria del Mondo Unesco e i suoi magnifici codici) e per poter valorizzare un patrimonio e una ricchezza di opere straordinaria, che ora giace in gran parte nascosta nei magazzini e sparpagliata per la città.

Come sarà Piazza della Libertà a Cesena

Noi lo sosteniamo da anni e i dati sulla cultura pubblicati in questi giorni dal Ministero dei beni culturali dice che eravamo stati lungimiranti e facili profeti.
Il progetto della “grande pinacoteca al Palazzo OIR” invece non ci entusiasma. Un investimento pubblico importante (oltre sei  milioni di euro), un palazzo e una collezione di opere ancora privati e forse donati o dati in comodato alla città. E con l’attuale pinacoteca comunale e i suoi spazi ora quasi del tutto abbandonati, a dimostrano di quanto questa Amministrazione sembri disprezzare il “San Biagio, “centro cinema” docet.

 


Tutto poco entusiasmante, forse in parte propedeutico a rilanciare quella Piazza della Libertà e le sue gallerie, che escono dalla riqualificazione (dopo troppo tempo, ancora in corso) desolatamente abbandonate e desertificate, ma che comunque rischia di limitare “progetti più ambiziosi” e diventare una pietra tombale per il Museo della Città.
Cesena ha bisogno del suo museo, di intrecciare le sue ricchezze, arte, storia, cultura, paesaggi, enogastronomia e di guardare verso Forlì, ma anche verso Rimini, di fare cultura!


Come é possibile sottovalutare il valore e le potenzialità del nostro territorio e la centralità che Cesena può avere?
Il “Lotto Zero” della Secante invece sta aspettando da troppi anni. Infrastruttura importante per la nostra città, un piccolo tratto di strada estremamente funzionale.
Dopo un Interessamento da parte del Ministero dei lavori pubblici alla richiesta che avevamo inviato qualche tempo fa, per il momento tutto tace: sarebbe invece importante capire le intenzioni e le progettualità di ANAS per il nostro territorio.


Il collegamento veloce Forlì-Forlimpopoli, che ci vede molto critici (per noi la salvaguardia del territorio é baluardo irrinunciabile), ha ulteriormente scompaginato la situazione?
Cesena sembra come al solito rimane ai margini, assopita e distratta. É possibile saperne di più? Perché l’unica cosa evidente è che il “Lotto Zero” non sembra avere grandi possibilità di partire nemmeno nel 2018.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.