La politica in grande fermento

Attivismo in tutti o schieramenti per decidere strategie, alleanze e candidature. Importanti i prossimi mesi

Mai dire mai, ma l’impressione è che chi segue la politica nei prossimi mesi non si  annoierà. A livello locale l’attivismo è tale che rischia di far passare in secondo piano la campagna elettorale per le politiche.

 

Tutti i partiti e gli schieramenti si muovono in varie varie direzioni in vista dell’appuntamento elettorale di giugno 2019. Quindi il lavoro è orientato alle strategie e alle alleanze.

Prendiamo il Pd. Matteo Marchi, segretario di Cesena, l’altra sera, nell’assemblea comunale, è stato molto chiaro: lavoriamo, ha detto, per un centrosinistra allargato anche a liste civiche. Sintetico e chiaro anche nelle strategie: attaccare i grillini e la destra populista.

 

Per quanto riguarda i potenziali alleati il primo interlocutore è Mdp. Che però ha un problemino. Il rapporto con Sinistra Italiana e Possibile è organico e lo sarà sempre di più. Non a caso assieme hanno elaborato, ad esempio, la proposta, accolta dalla giunta, psr ridurre le rette ai redditi bassi. Il problema però è che Sinistra Italiana e Possibile non sono molto convinti di fare l’accordo col Pd. È un bel guazzabuglio. Serviranno capacità e diplomazia.

All’opposizione c’è una situazione molto fluida. I 5Stelle stanno cercando la quadra per il candidato sindaco. Il favorito è Andrea  Suzzi Barberini. Ora però pare esserci un problemino: un abuso edilizio. Niente di particolarmente grave, ma una macchia sulla quale di sicuro gli avversari (Pd in testa) non faranno sconti. Reggerà la candidatura? Il dibattito interno sarà molto interessante.

 

In quel bacino di voti continuerà a pescare  Cesena siamo noi che, non credo sia un segreto, punta al secondo consigliere. Il primo sarebbe il candidato sindaco e il secondo verrebbe deciso dalle preferenze e in pole dovrebbe esserci Faggiotto. Ma sarà interessante anche capire chi sarà il candidato a sindaco. Non sfruttare Valletta secondo me sarebbe un autogol.

Cesena – (Photo credits: https://www.flickr.com/photos/ziowoody/)

Libera Cesena ormai è frantumata. Difficile prevederne il destino, come è difficile immaginare come sarà la coalizione di centrodestra. In questo momento è forte la componente di destra. Il grande punto interrogativo è legato a Forza Italia. Resterà o saluterà la compagnia? In questo senso importante sarà il ruolo di Cl. Poi si parlerà di  candidato sindaco. Casali testa il favorito, ma la piega che stanno prendendo le cose non lo aiuta. Se la dovrà giocare molto bene.

 

https://www.flickr.com/photos/ziowoody/

Cesena – Palazzo del Capitano (photo credits: https://www.flickr.com/photos/ziowoody/)

Poi il centrodestra dovrà decidere la strategia. Se si schiaccerà molto a destra rischia di lasciare un’autostrada ai moderati. Primi fra tutti i repubblicani e i Popolari per Cesena,  lista appena lanciata da Gilberto Zoffoli. Per l’Edera non è escluso un ingresso nel centrosinistra. Se non ci fosse, l’abbraccio con Zoffoli pare scontato.

 

Poi restano altri due interrogativi. Uno riguarda i Libdem di Luigi Di Placido. Sono alternativi ai repubblicani, quindi si muoveranno di conseguenza. Di certo ci saranno. Mi pare però difficile possano andare da soli.

Infine Marco Giangrandi. In questi anni di impegno ha conquistato una visibilità che sarebbe un peccato non sfruttare. Difficile, però, pensare ad una lista civica. Da sola non andrebbe da nessuna parte. Dovrebbe allearsi con qualcuno. Zoffoli? Potrebbe essere un’idea. Un ragionamento potrebbe essere anche possibile. Cosa che, al momento, non è stata fatta.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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