Sostenibilità ambientale e cooperazione – L’esperienza di H2Boat

In questo quarto appuntamento della rubrica "Coopstartup - Loro ce l'hanno fatta", oggi abbiamo parlato con H2Boat.

Per questo quarto appuntamento della rubrica “Coopstartup – Loro ce l’hanno fatta”, oggi intervistiamo Thomas Lamberti, presidente della cooperativa H2Boat, nata come spin-off dell’Università di Genova e attiva in ricerca e sviluppo per soluzioni energetiche per imbarcazioni.

Chi siete?

Siamo una spin-off dell’Università di Genova. Siamo tre soci: tre professori e quattro ricercatori. H2Boat significa “Hydrogene to boat”, idrogeno per le barche. Siamo nati nel 2015 quando abbiamo vinto un bando per spin-off, ma siamo diventati operativi ne 2016. Facciamo ricerca e sviluppo internamente sviluppando sistemi ad idrogeno per le barche, ed esternamente forniamo consulenze su impianti energetici ad ampio spettro per finanziare questo progetto di ricerca e sviluppo.

Quali sono i valori che guidano la tua cooperativa?

Dal punto di vista tecnico, la sostenibilità ambientale. E, ovviamente, i valori cooperativi.

Come vedi la tua cooperativa da qui a 10 anni?

La vedo sul mercato, con grosse partnership con industrie navali per la produzione di navi ad idrogeno, con almeno una trentina di dipendenti, tutti soci lavoratori. E avrà una dimensione internazionale.

Come sei venuto a conoscenza del progetto Coopstartup?

Noi volevamo assolutamente costituire una cooperativa, quindi abbiamo preso contatti col mondo Coop, ci siamo iscritti a Legacoop perché ci piaceva il mondo delle cooperative e da lì è nata la partecipazione a Coopstartup. Noi ci eravamo detti di non partecipare più a concorsi per startup perché ne avevamo già fatti diversi – peraltro vincendoli – però ci hanno convinto a provarci e hanno fatto bene.

Quanto è stato fondamentale il progetto Coopstartup nello sviluppo della tua idea?

Da 1 a 10, direi un 8: ha dato fiducia al momento giusto e fondi al momento giusto.

E ora un’ultima domanda: un consiglio per coloro che vogliono partecipare al bando.

Concretezza. E soprattutto non provare tanto per provare: se siete davvero determinati e pensate ne valga davvero la pena, dedicateci il giusto tempo.

 

 

La fiducia al momento giusto e i fondi al momento giusto. Coopstartup è anche questo.

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Eureka

Massimo Romano, Angelo D’Angelo, Andrea Casalis, Luca Corraini e Giulia Monaco vengono rispettivamente da Palermo, Vasto (CH), Padova, Bologna e Eboli (SA). Sono cinque studenti iscritti al corso di laurea magistrale in Mass Media e Politica dell’Alma Mater, Università di Bologna, Campus di Forlì. Tutti e cinque appassionati di cinema, fotografia e serie televisive, nel 2015 si trasferiscono a Forlì per approfondire gli interessanti mondi della comunicazione politica, del marketing elettorale e del social media management. Questo il motivo per cui, nel 2017, colgono immediatamente l’opportunità di mettersi in gioco per realizzare una startup dentro al progetto Coopstartup Romagna e raccontare il mondo cooperativo. 

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