Mobilità e democrazia – Il caso OSVehicle

Avete mai sognato di poter assemblare il vostro veicolo su una piattaforma online? Con "Startup nel mondo" oggi scopriamo OSVehicle, giovani ragazzi con un obiettivo molto ambizioso: democratizzare la mobilità sostenibile.

L’open source è oggi sempre più la nuova frontiera dell’innovazione. Di più: fornendo l’accesso ai codici sorgente, è anche una nuova filosofia del fare impresa. Più aperta, fluida, democratica.

Il mondo Automotive è da sempre fonte di ispirazione per i settori più innovativi e competitivi (ad esempio, si pensi alla domotica) così come è da sempre costellato da leader e follower in eterna competizione tra loro. Ma in modo particolare oggi la mobilità è sempre più un tema centrale, con la proliferazione di automobili elettriche più o meno performanti e più o meno costose. L’innovazione cambia il processo produttivo, le nuove istanze ambientali portano i produttori a sperimentare nuove strade. Ma non è un capitolo in cui hanno voce solo le case automobilistiche. Associazioni di categoria, cittadini, giovani imprenditori: le idee nuove si susseguono ad un ritmo vertiginoso, con al centro il tema di una mobilità sostenibile e aperta a tutti, con la possibilità di condividere esperienze e competenze.

È in questo solco che si inserisce l’esperienza di OSVehicle, che è stata lanciata come startup nel 2015 da dei giovani ragazzi torinesi e in costante crescita sul mercato italianio.  con un’idea semplice ma geniale: creare una piattaforma modulare open-source per la realizzazione di veicoli elettrici.

Foto tratta da TABBY EVO, la piattaforma open source di OSVehicle.

Il prodotto principale di OSVehicle è la piattaforma TABBY EVO, una piattaforma hardware open source a cui può accedere chiunque. Mediante questa piattaforma, ognuno può montare il telaio che preferisce, scegliere il numero di posti, optare per diversi tipi di alimentazione. L’operazione, che può sembrare complessa, si svolge in realtà nei confini di un’interfaccia grafica molto intuitiva, che rende possibile l’assemblaggio della propria automobile in meno di 45 minuti, quasi come fosse una costruzione coi Lego. Tutti i disegni tecnici sono pubblici, scaricabili e modificabili dagli utenti, che possono a loro volta proporre i loro alla piattaforma.

Qual è l’obiettivo di questo team di lavoro, quale la loro “visione”? Un obiettivo molto ambizioso: quello di democratizzare la mobilità sostenibile e creare una piattaforma partecipativa per lo sviluppo di veicoli elettrici. Quanto quest’idea brillante, frutto di una certa visione del mondo, sarà vincente, sarà il mercato a dirlo. Ma la filosofia che ne sta alla base andrebbe forse raccolta: può esistere una mobilità sostenibile, partecipata e democratica? E, fuori dal solco dell’esperienza di OSVehicle, quali tipi di organizzazioni economiche premiano questi aspetti? Il modello cooperativo potrebbe essere una risposta.

I ragazzi di OSVehicle ci hanno provato e ci sono riusciti. E se ci riuscissi anche tu? Partecipa a Coopstartup Romagna.

Questo post è stato letto 85 volte

Avatar photo

Eureka

Massimo Romano, Angelo D’Angelo, Andrea Casalis, Luca Corraini e Giulia Monaco vengono rispettivamente da Palermo, Vasto (CH), Padova, Bologna e Eboli (SA). Sono cinque studenti iscritti al corso di laurea magistrale in Mass Media e Politica dell’Alma Mater, Università di Bologna, Campus di Forlì. Tutti e cinque appassionati di cinema, fotografia e serie televisive, nel 2015 si trasferiscono a Forlì per approfondire gli interessanti mondi della comunicazione politica, del marketing elettorale e del social media management. Questo il motivo per cui, nel 2017, colgono immediatamente l’opportunità di mettersi in gioco per realizzare una startup dentro al progetto Coopstartup Romagna e raccontare il mondo cooperativo. 

Tags:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *