Mobilitas: le cooperative e il diritto alla mobilità internazionale

Il progetto di una giovane ONLUS di Forlì dimostra le capacità delle cooperative romagnole di mettersi in mostra a livello italiano ed europeo con progetti innovativi nell'ambito dei servizi. Il servizio di orientamento Mobilitas rispecchia gli ideali di solidarietà intercooperativa e natura non speculativa delle cooperative e guarda lontano.

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Mobilitas al Temporary Hub di Piazzetta Antica Pescheria in occasione della Settimana del Buon Vivere 2013

Oltre quattromila iscritti, duemila colloqui tra Forlì e Bologna, circa 400 utenti partiti all’estero nei primi due anni. Si è chiusa con questi risultati nel 2015, la fase biennale di sperimentazione di MOBILITAS, il progetto di orientamento alla mobilità internazionale gestito dalla cooperativa forlivese Uniser dal 1° luglio 2013, promosso e finanziato da Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, Università di Bologna – Campus di Forlì e Comune di Forlì, sotto il coordinamento dei centri Europe Direct Emilia Romagna e Europe Direct Punto Europa di Forlì.

In questi due anni di attività, Mobilitas – il servizio è dall’inizio del 2016 in attesa di rinnovo – si è imposto come un programma assolutamente innovativo e unico nel suo genere: un servizio gratuito (come da principio sulla natura non speculativa delle cooperative) di supporto e orientamento riservato a tutti i residenti o domiciliati in Emilia-Romagna interessati a intraprendere un’esperienza professionale o formativa fuori dai confini italiani. L’innovazione del servizio è stata apprezzata anche all’estero: a novembre  Pistes-Solidaires, importante no profit francese riconosciuta ufficialmente come ENGO dalla Commissione Europea per il suo impegno nell’ambito dei servizi per i giovani, è passata da Forlì per conoscere meglio questo servizio. L’organizzazione che ha sede a Pau e Marsiglia si occupa di progetti europeilearning mobility, programmi di formazione e di scambi nell’ambito del servizio di volontariato europeo e del programma Erasmus Plus aprirà un centro affine a Mobilitas nella Regione Aquitania. Quando è la Romagna a ispirare le buone pratiche anche in Francia. Non solo: anche La Commissione Europea ha riconosciuto formalmente il valore del servizio conferendo a Mobilitas il titolo di “Best Practice” tra quelle dei network EUROPE DIRECT.

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La delegazione francese dalla Regione Aquitania in visita a Forlì per conoscere ed “importare” in Francia il servizio Mobilitas

Ma come funziona nel dettaglio questo servizio gratuito di orientamento? Il percorso di accompagnamento personalizzato curato da Mobilitas parte da un colloquio – prenotabile online in due clic su internet ed effettuabile di persona in una delle due sedi di Forlì e Bologna, per telefono o via skype – e si sviluppa attraverso un contatto costante tra utente e tutor.

Mobilitas dispone di un software in grado di garantire un matching tra il profilo degli utenti intervistati e le offerte presenti in un database che comprende tra enti, organizzazioni o imprese e di oltre cinquemila siti web.

Un’altra delle particolarità del servizio è quella di fornire un supporto a 360 gradi in tutti i settori (studio, tirocinio, lavoro o volontariato) e in ogni parte del mondo.

Nel 42% dei casi gli utenti iscritti al servizio hanno cercato supporto nella ricerca di tirocini all’estero, un dato che non stupisce se si considerano i numeri sull’età (il 72% ha tra i 18 e i 30 anni, il 44% è costituito da studenti) e il titolo di studio degli utenti (il 67% ha conseguito una laurea triennale o magistrale).

In uno dei momenti storici in cui l’Italia sta raggiungendo livelli di disoccupazione giovanile record, il dato sullo stato occupazionale degli utenti conferma aspettative e previsioni sui principali destinatari del servizio: solo il 14% degli utenti ha già un lavoro, il 41% è costituito da disoccupati.

Tra i dati che evidenziano il successo di Mobilitas vi è senz’altro quello sul livello di soddisfazione degli iscritti al programma: il 96% consiglierebbe a qualcuno il servizio di orientamento offerto da Mobilitas. E non è un caso che il 41% degli iscritti ha dichiarato di essere venuto a conoscenza di questa opportunità grazie al passaparola.

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La foto di gruppo di UNISER nel giorno dell’inaugurazione di Mobilitas nell’estate del 2013

La sfida e la missione del progetto è di offrire a tutti un’opportunità formativo-lavorativa all’estero e i numeri dei primi due anni sugli utenti effettivamente partiti per la propria esperienza fuori dai confini italiani sono molto incoraggianti: dal luglio del 2013 a oggi, abbiamo avuto notizia di circa 400 utenti che si sono messi in gioco in ogni parte d’Europa e del mondo. Alcuni di loro sono risultati assegnatari della borsa Erasmus + Mobilità Per Tirocini (ex Erasmus Placement) proprio grazie al supporto di Mobilitas nella ricerca di un ente ospitante. Nello scorso autunno infatti l’Università di Bologna, grazie al sostegno di Europe Direct ha consentito la riattivazione temporanea per garantire il servizio di orientamento agli studenti interessati alla ricerca di un ente ospitante per i tirocini formativi previsti da Erasmus +: 51 di loro su quasi 400 assegnatari sono stati selezionati dopo aver trovato un ente ospitante grazie a Mobilitas.

Le potenzialità di un servizio del genere a livello cooperativo sono enormi: un centro integrato di orientamento alla formazione all’estero può contribuire a dare un background sempre più internazionale allo staff e al personale delle cooperative emiliano-romagnole. Può aprire un’imprevedibile orizzonte di opportunità di cooperazione e partnership tra cooperative romagnole (e qui ci ricolleghiamo al principio della solidarietà intercooperativa) al fianco di enti e aziende di Europa e resto del mondo in quell’ottica di internazionalizzazione sempre più decisiva nella competitività sui mercati italiani, europei e mondiali.

La mobilità internazionale, in questo senso, non va solo vista come un’opportunità, ma come un diritto per tutti i giovani e, più in generale, per tutti i cittadini che andrà consolidandosi grazie al primo passo compiuto in questa Regione (e in Italia) da un’idea di una cooperativa romagnola.

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Piero Merola

Nasce a Lecce nel 1987, si trasferisce a Forlì nel 2006 per studiare Scienze Internazionali e Diplomatiche. Dopo una parentesi negli USA con uno stage al Press & Public Affairs Office dell'Ambasciata italiana a Washington e un altro a Il Sole 24 Ore nei mesi delle elezioni presidenziali del 2012, si ritrova nuovamente in Romagna come responsabile di Mobilitas, programma sperimentale di orientamento alla mobilità internazionale finanziato da Regione e università. Dopo questa esperienza inizia a collaborare con Tribucoop come consulente su social e nuovi media e con Deposito Zero Studios come PR/Ufficio Stampa. Scrive di musica per Kalporz, Zero e La Voce di New York, ma anche di politica americana per Il Mulino, collabora alla produzione e alla promozione di festival musicali ed eventi culturali. 

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