Marco Santagata presenta “L’ultima magia. Dante 1321”

RAVENNA. Venerdì 22 ottobre, alle 18, nella sala Muratori della biblioteca Classense, Michelina Borsari e Giulio Santagata presenteranno il libro di Marco Santagata “L’ultima magia. Dante 1321”, edito da Guanda, nell’ambito della rassegna Dante per tutti.

Continuano gli incontri del venerdì del Centro Relazioni Culturali, progetto ideato da Walter Della Monica nel 1974 ormai diventato tradizione consolidata e apprezzata. Dopo due cicli interrotti dall’impossibilità di organizzare incontri pubblici, finalmente, nel rispetto delle prescrizioni sanitarie, il pubblico avrà di nuovo l’occasione di conoscere da vicino i protagonisti della cultura nazionale.

A quasi un anno dalla scomparsa di Marco Santagata, straordinario intellettuale e studioso di Dante, Petrarca e Boccaccio, il fratello Giulio Santagata, conosciuto e apprezzato economista e Michelina Borsari fondatrice e membro del Consiglio scientifico del Festival della Filosofia di Modena, incroceranno le loro rispettive visioni di quest’ultimo lascito letterario che, per innovazione metodologica e alta prova di stile, costituisce quasi una sorta di testamento di una delle voci più importanti del panorama degli studi sulla letteratura italiana. Il testo indaga le ultime vicende di Dante con estrema attenzione alle fonti storiche e documentarie e con l’originale capacità di fare risuonare tutti quegli estesi spazi di vuoto e non detto con i quali sono abituati a confrontarsi gli studiosi di Dante.

Ravenna, agosto 1321: anno fatale. Dante sta per andare a Venezia come ambasciatore di Guido Novello da Polenta, il suo nuovo «padrone»: un tiranno come gli altri, bramoso di potere e timoroso di perderlo, ma con modi cortesi e amore per la poesia. Finalmente lui si sente leggero. Per vent’anni ha girovagato da solo e la tranquillità famigliare di cui ora gode lo conforta. Una pena, però, lo inquieta, l’implicazione del potente cardinale Bertrando del Poggetto in una vicenda di scomunica che riguarda il figlio Pietro… E così, anche in quella pace da poco conquistata, finiscono per insinuarsi pensieri e ricordi che lo riportano indietro, ai dolorosi anni dell’esilio, mentre a fatica compone la Commedia in balia delle oscure trame del suo secolo, fra lotte politiche e complotti segreti. In particolare uno, legato a una misteriosa statuetta che raffigura il papa e al sinistro alone di negromante che lo avvolge per aver cantato la propria discesa all’inferno. Con la sua sensibilità di studioso e il suo passo di narratore, nell’ultimo romanzo Marco Santagata ci fa incontrare un Dante poco conosciuto, molto vero e umano, e la passione inconfessabile per una donna, né Beatrice né Gemma, che lo ha travolto e che adesso lo carica di rimpianti.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti nel rispetto delle prescrizioni sanitarie.

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