Liliana Santandrea in mostra alla chiesa del Suffragio

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BAGNACAVALLO. Ha per titolo Imperfect Islands la personale di Liliana Santandrea che verrà inaugurata presso la chiesa del Suffragio di Bagnacavallo alle 18 di domenica 12 settembre. Presenterà la mostra, accanto all’artista, il critico Enzo Dall’Ara; interverrà una rappresentanza dell’Amministrazione comunale.

Imperfect Islands, che sarà visitabile fino al 3 ottobre, porta l’attenzione laddove vivono gli elementi di produzione industriale, fra insite fascinazioni, indiscutibile centralità e l’urgenza di porsi delle domande. Lo fa grazie alla produzione pittorica e grafica di Liliana Santandrea, artista bagnacavallese che dal 1981 fino al 2018 ha ricoperto il ruolo di direttrice didattica presso la locale scuola comunale d’Arte “Bartolomeo Ramenghi”.

L’artista presenta un corpus di opere recenti, risultato di una ricerca espressiva che mette al centro il mondo industriale, dove ritroviamo le fascinazioni di quel mondo che vive nelle nostre periferie, dove si ergono imponenti strutture, apparentemente silenziose. L’artista utilizza questi soggetti quali icone di «riflessione sulla verità del mondo contemporaneo, in grado di evocare con le loro simbologie, problematiche universali».

Accostando geometriche astrazioni ad elementi realistici dipinge paesaggi della mente che restituisce allo spettatore in forma interrogativa, conosciuta e contemporaneamente misteriosa e inquietante, volto di una realtà imperfetta. Lo spazio che ricostruisce sulla tela è il risultato di un intreccio fra immagini mentali, fotografate o prese da internet dove l’elemento simbolo principale appartiene all’architettura industriale, metafora dell’interdipendenza fra realtà geografiche e sociali distanti, fra risorse umane e naturali.

La scelta tematica, di privilegiare l’ambiente e in particolare i complessi industriali funzionanti che sono comunque il motore del nostro benessere, di focalizzare l’attenzione verso quel punto dove l’intelligenza umana coniuga la funzionalità al valore estetico, sottolinea una concezione dell’arte dove «il fine creativo non può essere disgiunto da un consapevole impegno etico e civile, lontano dalla sola autocelebrazione che l’arte spesso ancora fa di se stessa».

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Liliana Santandrea vive e lavora a Bagnacavallo, dove dal 1981 al 2018 ha ricoperto il ruolo di direttrice didattica presso la locale Scuola Comunale d’Arte “Bartolomeo Ramenghi, attualmente fa parte della Associazione Incisori ALI di Bologna, Gadarte che ha sede a Firenze e BiART a Bagnacavallo. Nel 1972 si diploma al Liceo Artistico di Ravenna sotto la guida, tra gli altri, dei maestri Giulio Ruffini e Anselmo Bucci, nel 1976 si abilita all’insegnamento della Educazione Artistica.

Tra il 1983 e 1988 ha studiato a Urbino e a Venezia per perfezionare la tecnica incisoria, in particolare con il grande sperimentatore Riccardo Licata: sono stati anni assai significativi per l’attività di ricerca che l’artista ha svolto successivamente e che tuttora sta portando avanti. Fra le esperienze da ricordare inoltre la lunga collaborazione per l’incisione con il suo maestro Giulio Ruffini, a cui deve l’acquisizione dei valori primari e fondamentali dell’arte, quella seppur breve con Tonino Guerra dal quale ha appreso che, dietro le apparenze, si celano valori profondi, universali e poetici. Infine la collaborazione con Jürgen Czaschka, l’insigne maestro del bulino e artista di grande rigore.

Il percorso artistico di Liliana Santandrea è riassumibile in diversi cicli di opere. Da Esodi del 1994, che le è valso un invito alla Biennale del Cairo, poi La Montagna e l’Uomo, Fuga dalla geografia, Habitat e, ultimo, Imperfect islands. Cicli dove rimane costante la sua attenzione per il rapporto inscindibile fra natura, uomo e mondo industriale, trasformazione e condizionamenti umani. Sue opere sono presenti in musei e collezioni private in Italia, Austria, Germania, Francia, Egitto, Kuwait,Cina.

Oraganizzata dall’associazione Biart, la mostra rientra negli eventi della Festa di San Michele.

La chiesa del Suffragio è in via Trento Trieste 1.

Ingresso gratuito. Per l’accesso valgono le regole del Green pass.

Orari:

tutti i giorni escluso il lunedì 15.30-18.30

la domenica e venerdì 29 settembre anche 10 -12

dal 24 al 29 settembre apertura serale 20-23

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