Ecco come sarà la Cesena del futuro

Presentata in Consiglio comunale la proposta del nuovo piano urbanistico generale

CESENA. Non si può dire che era già tutto previsto, ma il Pug ha rispettato le previsioni. Del resto è diffcile pensare che un piano urbanistico possa stupire con effetti speciali. Per disegnare il futuro della città non servono voli pindarici, ma concretezza. Molte delle linee guide previste dal Comune erano prevedibili. A partire dalla rigenerazione urbana e dal ridotto consumo del suolo. Prevedibile anche lo stop agli insediamenti nel territorio rurale area dove, però, le aziende agricole sono sempre meno. Interessante il ragionamento sul ruolo dle territorio periurbano. Bene il ragionamento sul riutilizzo del Bufalini. Ma stimolante è il ragionamento sulla città dei 15 minuti e sulle strutture pubbliche flessibili che possano essere reinterpretate secondo le necessità e i bisogni.

Sono cinque le sfide prioritarie per la Cesena dei prossimi anni: affrontare la sfida climatica e ambientale; rendere la città attrattiva; rigenerare e qualificare la città; vivere i quartieri e le frazioni; e valorizzare i luoghi e i paesaggi della produzione. Sono questi gli obiettivi del nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG) la cui proposta è stata presentata dalla giunta nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 29 luglio.

“Le azioni per affrontare queste sfide – commenta l’assessora alla Rigenerazione urbana Cristina Mazzoni – sono il cuore stesso della Strategia Urbana ed Ecologico Ambientale del PUG, il documento guida del Piano in cui si identificano le sfide urbane, ambientali e sociali e le azioni e le misure concrete per affrontarle da subito. E’ un traguardo importante”. 

L’assessora Cristina Mazzoni

AFFRONTARE LA SFIDA CLIMATICA E AMBIENTALE

La strategia frena la dispersione insediativa e limita l’incremento della funzione residenziale nel territorio rurale ai soli fabbisogni delle aziende agricole, favorendo il recupero di edifici di valore, ma anche sostiene la creazione di una rete ecologica, che ha nel fiume Savio uno dei suoi assi principali, e connette le aree verdi della città, supera le cesure infrastrutturali, e ricostruisce un rapporto tra l’area urbana e la città. In questo nuovo rapporto tra il territorio rurale e urbanizzato svolge un ruolo chiave il territorio rurale periurbano, di cui alcune aree costituiscono delle vere e proprie cinture verdi che svolgono un’importante funzione cuscinetto in termini di potenziamento del capitale naturale. 

RENDERE LA CITTÀ ATTRATTIVA, SERVIZI E POLI

La strategia sostiene l’attuazione dei servizi sociosanitari, per potenziare i servizi e rafforzare le strutture e i servizi sanitari di prossimità. Nell’ambito di realizzazione del nuovo ospedale, la strategia riconosce all’attuale complesso del Bufalini una potenzialità da attribuire al potenziamento dei servizi e delle attrezzature pubbliche a servizio della città, oltre a un miglioramento delle prestazioni ambientali. Rispetto all’Università e alla Scuola, promuove il rafforzamento del Campus Universitario e rafforza il ruolo del polo di istruzione superiore, prevedendo la possibilità di ampliare le strutture esistenti, anche riutilizzando contenitori pubblici  per spazi scolastici e attività integrative, prevedendo la possibilità di utilizzare le aree pubbliche per attività integrative all’aperto  e migliorando le condizioni di accessibilità agli istituti.

RIGENERAZIONE URBANA, POLITICHE PER LA CASA

La Strategia incrementa e diversifica le risposte e nuove e vecchie domande abitative, riconosce e disciplina le forme di abitare condiviso e collaborativo (co-housing), e le incentiva in particolare a servizio della popolazione più fragile, quella anziana e quella studentesca, incentiva spazi di co-housing aperti al quartiere per svolgere attività sociali e culturali negli interventi di riuso e rigenerazione dell’esistente, promuove accordi per la realizzazione di ERS, anche nei processi di rigenerazione urbana, prevede il riuso di immobili pubblici.  Il PUG determina in ottocento alloggi il fabbisogno di ERS, incluso ERP, da realizzarsi nell’arco di quindici anni; inoltre riconosce e disciplina le forme di abitare condiviso (co-housing) e le incentiva in particolare a servizio della popolazione fragile e studentesca.

RIGENERAZIONE URBANA, RIUSO DEL PATRIMONIO DISMESSO

La Strategia, coerentemente alla nuova legge urbanistica regionale, limita sensibilmente il ricorso al consumo di suolo,  e individua grandi aree strategiche nella città, con diversi livelli di complessità e intervento: le trasformazioni urbane devono incrementarne l’attrattività, il ruolo urbano e la qualificazione della città pubblica. 

VIVERE I QUARTIERI E LE FRAZIONI

La strategia declina la qualità urbana di prossimità in più obiettivi, tesi al miglioramento della connessione fra le frazioni, e fra le stesse ed il Centro urbano, luogo in cui sono localizzati i principali servizi e attrezzature; migliorare la qualità urbana alla scala di quartiere significa non solo realizzare nuove dotazioni, ma anche prevedere le stesse in chiave multi-prestazionale ampliando la gamma dei servizi. È necessario poi pensare a strutture pubbliche flessibili che possano essere reinterpretate secondo le necessità e i bisogni. Migliorare l’accessibilità e la fruibilità significa rinforzare i  collegamenti verso le attrezzature e i servizi pubblici di base in modo che possano essere considerati di “prossimità” perché agevolmente raggiungibili in tempi contenuti, da tutti gli utenti e, soprattutto, con modalità di movimento sostenibili. Rientra in questo obiettivo la città dei 15 minuti, proposta come la nuova dimensione dell’abitare dove le attività quotidiane distano pochi minuti dal luogo dove si abita e in cui la rete degli spazi e percorsi pubblici ci connette con asili, scuole, parchi, con particolare attenzione alla rimozione delle barriere architettoniche. 

Per approfondire, il sito del PUG è in costante aggiornamento a questo link: https://www.comune.cesena.fc.it/pug-cesenamontiano.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.