L’aquilone di Zaki volerà nelle scuole di Forlì

 L’aquilone di Patrick Zaki continuerà a volare nelle scuole di Forlì, dove verrà esposto a turno alla ripresa delle lezioni per sensibilizzare i giovani sul tema dei diritti civili. È quanto emerso dall’incontro svolto in Municipio tra il sindaco di Forlì, Gianluca Zattini, e una delegazione delle realtà che lo scorso 15 maggio hanno dato vita all’iniziativa “Un aquilone per Zaki”, organizzata dal circolo PD dei Romiti.

All’incontro con il sindaco, avvenuto nei giorni scorsi, erano presenti la segretaria del circolo PD dei Romiti Carla Cecchi, il componente del consiglio direttivo Lubiano Montaguti, Nicoletta Fantini di Amnesty Forlì e Zino Tamburrino di ANPI. Simbolico il periodo prescelto: il 16 giugno 2021 è il giorno del trentesimo compleanno dell’attivista egiziano, che lo festeggerà in carcere, dove è detenuto dal 7 febbraio 2020 con accuse pretestuose.

L’aquilone, vessillo di libertà negata, perché da oltre un anno il suo volo è vietato nei cieli egiziani, è ormai il segno di riconoscimento della vicenda di Zaki e di tutti coloro che lottano per la liberazione del giovane studente dell’Università di Bologna. L’iniziativa del 15 maggio aveva richiamato alcune centinaia di persone al parco urbano di Forlì per laboratori di aquilonistica, letture di brani e un dibattito molto partecipato sul tema dei diritti civili. Avevano partecipato UDU,  Amnesty Forli, ANPI Forli, Emergency, Libera, CGIL, Forli Città Aperta, Tavolo permanente contro la violenza sulle donne,  Station to Station, Volt, Voce Donna Castrocaro.

«Patrick Zaki — dichiara Carla Cecchi — è vittima di un regime autoritario sprezzante dei diritti umani. Noi crediamo che la pressione della comunità internazionale possa fare molto, a tutti i livelli, anche i più locali, per favorire la liberazione di Zaki. Nelle ultime settimane i media egiziani hanno ripetutamente giustificato la sua detenzione accusandolo di frequentare un Master sui diritti civili delle minoranze e di lavorare per un’organizzazione di promozione dell’omosessualità. Ricordiamo che in Egitto l’omosessualità è reato e che nuove vivaci proteste dopo questi articoli si sono alzate da parte dell’Alma mater e di tutto il mondo civile. Ci auguriamo che altre iniziative a favore di Zaki possano seguire, organizzate direttamente dal Comune».

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