“Chilino Federèl” su YouTube

Altra commedia dialettale della Cumpagnì dla Zercia visibile online

Non esiste una data di nascita del teatro dialettale romagnolo anche se si può datare agli inizi del Novecento l’avvio della messa in scena di spettacoli in vernacolo. Soprattutto nel periodo di carnevale, oppure durante le veglie nelle case coloniche  (i trebbi, cioè quando più famiglie passavano le lunghe serate invernali nell’unica stanza riscaldata), venivano a volte proposte delle farse o delle scenette per intrattenere i presenti. Da qui, secondo gli studiosi, nacque una tradizione che, dalla lingua orale, passò alla parola scritta e alla rappresentazione scenica in forma teatrale. Durante i primi decenni del Novecento si formarono anche le prime compagnie, che di volta in volta mettevano in scena, con crescente successo di pubblico, i pochi copioni che gli autori di commedie dialettali scrivevano. Successivamente iniziarono a scrivere commedie due grandi personaggi, nonché amici nella vita, entrambi originari di San Zaccaria, frazione di Ravenna: Icilio Missiroli (1898 – 1979) e Bruno Marescalchi (1905 – 1966). 
L’attività di questi ed altri autori fu annullata durante il regime fascista quando le lingue locali vennero abolite e, di conseguenza, anche le recite che portavano in scena la vita e le usanze della gente di un tempo non furono più gradite. Dopo la caduta del fascismo, tutti gli autori ripresero la loro produzione, che tuttora è decisamente un patrimonio culturale di grande rilievo del nostro territorio. 
Nell’ambito di questo patrimonio va inserito il testo “Chilino Federèl” (titolo originale “Una pré par e’ grând mur), tre atti di Giovanni Spagnoli, che la Cumpagnì dla Zercia propone su YouTube nelle riprese effettuate presso il teatro Il Piccolo di Forlì nel gennaio 2008.

La vicenda narrata è ambientata  nel periodo storico che siamo soliti definire come “il ventennio”, con tutte le problematiche che si possono immaginare e che la storia ci ha consegnato. In questo contesto il progetto di vita del protagonista della commedia, Virgilio, si presenta in evidente contrasto con il pensiero di Chilino, il federale, e soci. Quello che appare essere un muro contro muro viene momentaneamente superato da necessità contingenti capaci di far emergere l’umana solidarietà e la normale dialettica fra persone. Nel frangente in cui il federale fascista Chilino resta ferito e viene soccorso da Virgilio si comprende che le porte del dialogo non sono, né debbono essere, chiuse a chiave. Sebbene siano le esigenze ideologiche a dettare gli eventi finali nella commedia traspare chiaro che le porte di cui si diceva poc’anzi sono rimaste socchiuse. 
In questo modo gli eventi che scorrono sulla scena assumono un senso più prossimo alla quotidiana umanità e si organizzano in una serie di fatti brillanti e divertenti che passano attraverso la tormentata moralità di Lina, l’arrivismo di Lidia e di  Ercole, i nobili ideali di Virgilio, la caratterizzazione di Cecilia, la ispezione-burla di Aldo e la incompiuta illusione di Chilino
In scena recitano: Loris Tassani, Loretta Fiumana, Giuseppe Brunelli, Cinzia Mengozzi, Giovanni Garoia, Luigi Cangini, Floriano Focacci, Francesco Nardi, Franco Montanari, Giorgio Fantini, Elettra  Aiti, Arde Benzi, Vito Versari; rammentatore Floriano Focacci, trucchi e costumi della compagnia, scenografie di Gino Erbacci, luci e suoni di Giorgio Barlotti, regia di Claudio Tura.
In questa occasione va rimarcata la presenza tra gli attori di Giovanni Garoia, classe 1931, componente della prima ora del gruppo teatrale “La Cumpagnì dla Zercia”. Forlivese di Bussecchio e in perfetta simbiosi col dialetto, Garoia ha legato il suo nome a tanti lavori teatrali facilitato in questo dalle sue innate capacità di sapersi esprimere a seconda del personaggio del momento. Un aspetto, questo, che rende grande un attore, com’è stato riconosciuto a Garoia anche a livello nazionale attraverso prestigiosi premi.
Sempre su YouTube è possibile vedere altre due commedie interpretate dalla Cumpagnì dla Zercia: “Una vôlta in Rumâgna” e “La sumara ad Tugnara”, che stanno riscuotendo un buon riscontro di visualizzazioni, tanto da spingere Giorgio Barlotti, presidente del sodalizio, e Giuseppe Brunelli, attore nonché informatico del gruppo, a decidere di inserire prossimamente altre rappresentazioni registrate in passato, in attesa che possano riaprire i teatri, obiettivo di tutti coloro che operano in questo settore in qualsiasi forma. 

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Marco Viroli

Marco Viroli è nato a Forlì il 19 settembre 1961. Scrittore, poeta, giornalista pubblicista, copywriter, organizzatore di eventi, laureato in Economia e Commercio, nel suo curriculum vanta una pluriennale esperienza di direzione artistica e organizzazione di mostre d’arte, reading, concerti, spettacoli, incontri con l’autore, ecc., per conto di imprese ed enti pubblici. Dal 2006 al 2008 ha curato le rassegne “Autori sotto la torre” e “Autori sotto le stelle” e, a cavallo tra il 2009 e il 2010, si è occupato di pubbliche relazioni per la Fondazione “Dino Zoli” di arte contemporanea. Tra il 2010 e il 2014 ha collaborato con “Cervia la spiaggia ama il libro” (la più antica manifestazione di presentazioni librarie in Italia) e con “Forlì nel Cuore”, promotrice degli eventi che si svolgono nel centro della città romagnola. Dal 2004 è scrittore e editor per la casa editrice «Il Ponte Vecchio» di Cesena. Autore di numerose prefazioni, dal 2010 cura la rubrica settimanale “mentelocale” sul free press settimanale «Diogene», di cui, dal 2013, è anche direttore responsabile. Nel 2013 e nel 2014, ha seguito come ufficio stampa le campagne elettorali di Gabriele Zelli e Davide Drei, divenuti poi rispettivamente sindaci di Dovadola (FC) e Forlì. Nel 2019 ha supportato come ufficio stampa la campagna elettorale di Paola Casara, candidata della lista civica “Forlì cambia” al Consiglio comunale di Forlì, centrando anche in questo caso l’obiettivo. Dal 2014 al 2019 è stato addetto stampa di alcune squadre di volley femminile romagnole (Forlì e Ravenna) che hanno militato nei campionati di A1, A2 e B. Come copywriter freelance ha collaborato con alcune importanti aziende locali e nazionali. Dal 2013 al 2016 è stato consulente di PubliOne, agenzia di comunicazione integrata, e ha collaborato con altre agenzie di comunicazione del territorio. Dal 2016 al 2017 è stato consulente di MCA Events di Milano e dal 2017 al 2020 ha collaborato con la catena Librerie.Coop come consulente Ufficio Stampa ed Eventi. Dal 2016 al 2020 è stato fondatore e vicepresidente dell’associazione culturale Direzione21 che organizza la manifestazione “Dante. Tòta la Cumégia”, volta a valorizzare Forlì come città dantesca e che culmina ogni anno con la lettura pubblica integrale della Divina Commedia. Da settembre 2019 a dicembre 2020 è stato fondatore e presidente dell’associazione culturale “Amici dei Musei San Domenico e dei monumenti e musei civici di Forlì”. Da dicembre 2020 è direttore artistico della Fabbrica delle Candele, centro polifunzionale della creatività del Settore delle Politiche Giovanili del Comune di Forlì. PRINCIPALI PUBBLICAZIONI Nel 2003 ha pubblicato la prima raccolta di versi, Se incontrassi oggi l’amore. Per «Il Ponte Vecchio» ha dato alle stampe Il mio amore è un’isola (2004), Nessun motivo per essere felice (foto di N. Conti, 2007) e "Canzoni d'amore e di funambolismo (2021). Suoi versi sono apparsi su numerose antologie, tra cui quelle dedicate ai Poeti romagnoli di oggi e… («Il Ponte Vecchio», 2005, 2007, 2009, 2011, 2013), Sguardi dall’India (Almanacco, 2005) e Senza Fiato e Senza Fiato 2 (Fara, 2008 e 2010). I suoi libri di maggior successo sono i saggi storici pubblicati con «Il Ponte Vecchio»: Caterina Sforza. Leonessa di Romagna (2008), Signore di Romagna. Le altre leonesse (2010), I Bentivoglio. Signori di Bologna (2011), La Rocca di Ravaldino in Forlì (2012). Nel 2012 è iniziato il sodalizio con Gabriele Zelli con il quale ha pubblicato: Forlì. Guida alla città (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2012), Personaggi di Forlì. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2013), Terra del Sole. Guida alla città fortezza medicea (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2014), I giorni che sconvolsero Forlì («Il Ponte Vecchio», 2014), Personaggi di Forlì II. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2015), Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna («Il Ponte Vecchio», 2016), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna volume 2 («Il Ponte Vecchio», 2017); L’Oratorio di San Sebastiano. Gioiello del Rinascimento forlivese (Tip. Valbonesi, 2017), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna, vol. 3 («Il Ponte Vecchio», 2018). Nel 2014, insieme a Sergio Spada e Mario Proli, ha pubblicato per «Il Ponte Vecchio» il volume Storia di Forlì. Dalla Preistoria all’anno Duemila. Nel 2017, con Castellari C., Novara P., Orioli M., Turchini A., ha dato alle stampe La Romagna dei castelli e delle rocche («Il Ponte Vecchio»). Nel 2018 ha pubblicato, con Marco Vallicelli e Gabriele Zelli., Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol.1 (Ass. Cult. Antica Pieve), cui ha fatto seguito, con gli stessi coautori, Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol. 2-3-4 (Ass. Cult. Antica Pieve). Nel 2019, ha pubblicato con Flavia Bugani e Gabriele Zelli Forlì e il Risorgimento. Itinerari attraverso la città, foto di Giorgio Liverani,(Edit Sapim, 2019). Sempre nel 2019 ha pubblicato a doppia firma con Gabriele Zelli Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna volume 4 («Il Ponte Vecchio») e Forlì. Guida al cuore della città (foto di F. Casadei, Diogene Books). Con Gabriele Zelli ha inoltre dato alle stampe: La grande nevicata del 2012 (2013), Sulle tracce di Dante a Forlì (2020), in collaborazione con Foto Cine Club Forlì, Itinerario dantesco nella Valle dell’Acquacheta (2021), foto di Dervis Castellucci e Tiziana Catani, e I luoghi di Paolo e Francesca nel Forlivese (2021), foto di D. Castellucci e T. Batani. È inoltre autore delle monografie industriali: Caffo. 1915-2015. Un secolo di passione (Mondadori Electa, 2016) e Bronchi. La famiglia e un secolo di passione imprenditoriale (Ponte Vecchio, 2016). 

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