Nonna a 39 anni ma non solo

Patrizia Polito, Miss Nonna Romantica 2020

CESENA. Se non è la nonna più giovane d’Italia poco ci manca. Di sicuro esserlo a 39 anni è quantomeno insolito. Ma Patrizia Polito non ne sente il peso. Anzi, vive bene questa situazione che l’ha anche portata a partecipare a Miss Nonna Italia. La finale si è tenuta il quattro ottobre scorso nella sala eventi dell’hotel Union di Riccione dove la giovanissima nonna ha indossato la fascia di Miss Nonna Romantica 2020.

Lei è la nonna più giovane d’Italia?

“Non lo so. Però sono tra le candidate”.

Una cosa è certa: lei e sua figlia siete state precoci. 

“E’ fuori di dubbio. Io mi sono sposata che non avevo ancora 18 anni e partorito due gemelli quando ero maggiorenne da poco”.

Una mamma giovanissima e con due gemelli. Come è andata?

“Direi bene. Un’esperienza positiva, anche se si è aggiunta un’altra difficoltà”.

Patrizia Polito

Cioè?

“Uno dei gemelli, il maschio, era affetto da sindrome di Down”.

Come l’ha vissuta?

“Vorrei premettere. è un’esperienza che mi ha fatto crescere tanto. Però non nascondo che all’inizio sembrava un grosso problema però immediatamente superato in quanto è stato subito amore incondizionato”.

Cosa significa per una ragazzina, perché lei era tale, crescere un figlio down?

“Impari in fretta a dare un peso diverso alle cose e agli eventi. Poi però si vive meglio di chi non ha questa ‘fortuna’. Può sembrare assurdo, ma è così”.

Non c’è del disagio?l

“Se anche ce ne fosse un minimo tutto sarebbe cancellato dal vedere Thomas sempre felice. Ti riempie il cuore. Adesso frequenta la quarta superiore”.

Complimenti. Anche questo non deve essere stato facile.

“E’ vero. E’ stato importante il suo impegno, ma anche la collaborazione dei sindaci di Vinci”.

Poi dovrà interfacciarsi col mondo del lavoro.

“Certo e non sarà facile. Le opportunità non sono molte. Vedremo. Un passo alla volta”.

La sua storia familiare come è proseguita?

“Ho avuto altri due figli. Quattro anni fa mi sono separata. Poi mia figlia mi ha fatto diventare nonna. Ora viviamo tutti assieme unitamente ad un labrador che per Thomas è stato molto utile”.

Pet therapy?

“Sì, ed ha funzionato”.

Siete una sorta di famiglia allargata.

“Sì e vivo molto bene questa situazione. Quelle pochissime volte che sono sola mi sembra di vivere quel momento come una punizione”.

Lei lavora?

“Sì, come impiegata e a tempo pieno”.

Come fa?

“Ci siamo organizzati e pare che il tutto funzioni”.

Lei a 20 anni aveva tre figli ed uno con dei problemi. Non le è mancata la giovinezza?

“Assolutamente no. Non rimpiango nulla, anche per quello quando mia figlia mi ha detto che era incinta sono stata contenta”.

Poi ha trovato il tempo anche per partecipare a Miss Nonna. Come nasce la decisione?

“In molti quando hanno saputo che sarei diventata nonna mi hanno spinto a partecipare. Perciò subito dopo il parto mi sono iscritta”.

Come è andata?

“Bene, in tutti i sensi”.

Cioè?

“Innanzitutto la finale è stata una bella occasione per tutta la famiglia. Mi hanno seguito tutti. Poi ho conosciuto donne belle e intelligenti ed ho vinto un  titolo”.

C’era concorrenza?

“Non c’era esasperazione. Però, anche se nessuno lo diceva apertamente, tutte ci tenevamo a vincere qualcosa. Non a caso chi non c’è la fatta aveva una punta di rammarico. Ma è normale”.

Esperienza finita?

“Spero di no. Mi auguro di poter fare ancora qualcosa anche perché ho instaurato un ottimo rapporto con gli organizzatori. La famiglia Teti è squisita”.

Come è stato sfilare?

“All’inizio un po’ di disagio c’era. Poi ho fatto come mi avevano consigliato: ho focalizzato lo sguardo su un punto fisso ed è andata bene”.

Ottimista o pessimista?

“Assolutamente ottimista. Vedo sempre il bicchiere mezzo pieno”.

Pregi?

“Oltre a essere positiva sono solare, sorridente”.

Difetti?

“Sono permalosa, troppo. E gelosa”.

Sogni nel cassetto?

“Vorrei che mia mamma capisse che nonostante abbia avuto una vita  soprattutto intensa, molto più delle mie sorelle, sto bene e non ho rimpianti. Ma il sogno principale è vedere i miei figli sistemati”.

Come vive l’esperienza di avere una famiglia numerosa?

“Benissimo, ma non a spizzichi e bocconi, ma 365 giorni l’anno. E’ bellissimo essere assieme. In gruppo abbiamo visitato Parigi, Madrid, Roma e Napoli. Poi è stato bellissimo passare con loro un mese al mare. E’ stato impagabile”.

Le foto sono di Gloria Teti

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.