Non tutto è da buttare

Le cose migliori degli ultimi provvedimenti

CESENA. Un fine settimana intenso per la politica nazionale. Una sorta di stakanovismo determinato da due emergenze: l’allarme Covid e la necessità di dare il via libera alla manovra finanziaria da inviare in Europa. Piacere a tutti è impossibile, ma in entrambi gli interventi ci sono aspetti positivi.

Emergenza Covid. Elaborato l’ennesimo Dpcm. Non sarà l’ultimo. Il governo ha optato per la scelta soft. Decisione condivisibile che pare essere il giusto equilibrio fra la chiusura totale e il modello svedese. Quest’ultimo è intrigante, ma da noi difficilmente realizzabile in quanto non abbiamo il senso civico degli svedesi. Il governo ha fatto una scelta soft permettendo però ai Regioni e sindaci di intervenire sul loro territorio solo in modo più stringente, nel caso lo ritengano opportuno. Scelta che pare non essere piaciuta ai primi cittadini. Invece è condivisibile anche nell’ottica di una visione federale. Sono gli amministratori locali ad avere il polso della situazione del territorio. Quindi sono loro che possono essere in grado di valutare se serve un’ulteriore stretta rispetto alle decisioni prese dal governo. Del resto sono stati eletti proprio per quello: per governare il territorio. Questa non è per nulla una decisione pilatesca.

Manovra economica. Ancora una volta licenziata “salvo intense”, ormai una costante fissa. Premesso che sarà stravolta una volta che arriverà in aula, come tutti i provvedimenti ha aspetti negativi e positivi. Tra questi ultimi ce ne è uno in particolare che va salutato con piacere: il bonus figli. Di certo è insufficiente, dovrà essere rivisto sotto l’aspetto regolamentare, ma va nella giusta direzione. 

La scorsa settimana, a Fattore R, uno delle principali criticità del sistema Paese è stato indicato nel problema demografico, leggesi denatalità. L’Italia è il secondo paese più vecchio del mondo. Ci batte solo il Giappone. Abbiamo 168 anziani ogni 100 giovani. Troppo. Siamo ben oltre il limite di guardia. Nel medio lungo termine è una situazione insostenibile. Da tempo serviva intervenire. La speranza è che sia anche il primo di una lunga serie di provvedimenti sulle politiche giovanili. 

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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