Ogni età va bene per imparare il digitale

Un progetto europeo, denominato Dare Uia, che è anche un esperimento sociale-antropologico: sta succedendo a Ravenna, ma l’ambizione è di farla diventare un’esperienza da esportare in tutta Italia. Qual è l’obiettivo?  Coinvolgere i cittadini di un grande quartiere, nel caso di Ravenna la Darsena, in un processo di rigenerazione urbana grazie al coinvolgimento fattivo dei cittadini e all’uso consapevole degli strumenti digitali.

Digital culture (photo by Gerait, Pixabay)

La pandemia ha congelato il progetto nel primo semestre dell’anno, ma adesso le attività per attivare la partecipazione dei cittadini ricominciano: il 24, 25 e 26 settembre alla Darsena Pop Up di Ravenna viene ospitato il primo Story Lab, cioè un laboratorio nel quale si parlerà – e ci si cimenterà – di tecnologie digitali e del loro impatto nella vita quotidiana dei residenti del quartiere. L’appuntamento, a cui ne seguiranno altri dello stesso tenore, è indirizzato agli under 16 e agli over 65 che abitano in Darsena: insomma, nonni e nipoti entreranno in relazione sui temi delle tecnologie digitali e della vita quotidiana nel quartiere, per raccogliere storie di vita e cominciare a ‘scrivere il futuro’ insieme (chi è interessato e, ovviamente, vive nella Darsena, deve iscriversi chiamando o inviando un sms al numero 3343614427, perché i posti sono limitati).

A seguire, il 5 e l’8 di ottobre, un altro story lab, questa molto più “digitale” perché si svolgerà online. Si tratta di laboratori per giovani occupati, studenti e universitari che desiderano conoscere meglio il mondo del digitale e usare le tecnologie per costruire il proprio futuro lavorativo. L’iniziativa è rivolta ai giovani dai 18 ai 30 anni che abitano, studiano o lavorano a Ravenna: gli orari dei laboratori sono il 5 ottobre dalle 14.30 alle 16.30, l’8 ottobre dalle 11 alle 13 e dalle 14.30 alle16.30. I posti disponibili sono limitati, per questo è necessario tenere monitorati i canali social del progetto per potersi iscrivere in tempo.

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Paolo Pingani

Nato a Reggio Emilia nel 1957, laureato in lettere moderne all’Uni­versità di Bologna, ha insegnato italiano, storia e latino alle medie e alle superiori fino al 1988. Dal 1989 ha lavorato come giornalista al Resto del Carlino e al settimanale Qui; dal 2001 al 2011 è stato portavoce del presidente della Provincia di Ravenna. Attualmente è presidente della cooperativa ravennate di giornalisti 'Aleph'. 

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