Economia romagnola in forte sofferenza

Lo studio sarà presentato a Fattore R. E Maggioli critica "Certi particolarismi"

CESENA – Un’economia in sofferenza. E’ quella romagnola nell’era post Covid.  La perdita è superiore a quella della media nazionale. Emerge da uno studio di Ernst & Young che sarà presentato a Fattore R. La quarta edizione si terrà in fiera venerdì 16 ottobre. Il tema centrale (non poteva essere altrimenti) sarà: come ne esce l’economia della Romagna alla luce del Covid19? Tutto ruoterà attorno a tre macroaree di discussione, partendo da un’ottica nazionale per poi declinare il tutto nel sistema Romagna: prima di tutto come cambia la domanda di beni e servizi: consumo digitale e consumo fisico; la produttività: il ruolo delle infrastrutture fisiche e digitali e come incidono sulle aziende del territorio; come formare i leader del futuro: il ruolo delle Università, Smart working e socializzazione. 

Fattore R si terrà in fiera il 18 ottobre

A parlarne saranno fior di economisti a partire dal Premio Nobel per l’economia Joseph Stiglitz in collegamento video dagli States che partirà dagli effetti del Covid19 sul contesto globale e sull’Italia, per volgere lo sguardo sulla Romagna. E ancora l’economista Veronica De Romanis, docente al dipartimento di Scienze Politiche della Luiss. Poi ci saranno gli interventi di numerosi imprenditori che hanno vissuto in prima persona nelle loro aziende gli effetti della pandemia, con presenze non solo dalla Romagna ma anche da Emilia, Marche e Umbria.

Ed è questa un’altra delle novità di questa quarta edizione di Fattore R: l’allargamento dei confini, con collegamenti da Bologna, Ancona e Perugia. La conduzione è affidata al giornalista Rai Gianluca Semprini e alla giornalista Mediaset Simona Branchetti. 

Renzo Piraccini, presidente della Fiera

L’appuntamento sarà ospitato nel quartiere generale di Cesena Fiera, 100 i posti a disposizione, mentre il restante potrà seguire Fattore R sulla piattaforma Natlive. 

Nel corso della giornata EY presenterà un’analisi su come cambia la domanda di beni e servizi, la leadership del futuro e la produttività in generale, anche sulla base degli investimenti necessari per lo sviluppo delle infrastrutture digitali e fisiche, con un focus in particolare sull’impatto del Covid-19 su alcuni settori produttivi a livello provinciale. Dalle prime analisi di EY, che prendono in considerazione oltre 100.000 aziende (con un fatturato sopra i 2 milioni di euro), emerge che gli impatti maggiori sulla Romagna hanno riguardato quei settori fortemente presenti nell’economia romagnola, come il manifatturiero in generale, il “Fashion&Luxury” (presente soprattutto nel riminese), il Turismo (che incide molto sull’economia della Romagna e di Rimini in particolare). Nel complesso dei settori analizzati, la perdita di fatturato per il sistema produttivo romagnolo è superiore rispetto alla media nazionale. 

Lorenzo Tersi, consigliere della Fiera con delega a Fattore R

Per uscirne c’è solo una possibilità: armarsi di tanta buona volontà e lavorare pancia a terra. La strada l’ha indicata anche Lorenzo Tersi, consigliere del cda della Fiera con delega a Fattore R, che ha invitato il mondo economico e produttivo a non balconare, copiando un invito pronunciato da Papa Francesco durante la sua visita a Cesena.

Subito si è allineato Paolo Maggioli, presidente di Confindustria Romagna, che ha indicato come priorità l’abbattimento delle barriere locali per ragionare in ottica romagnola. Ma si è lamentato per le difficoltà che questo percorso incontra ed ha puntato l’indice accusatore contro “certi particolarismi che permangono”.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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