Lucchi replica a Faggiotto e Giangrandi

Sono loro a non aver voluto conciliare

Paolo Lucchi, ex sindaco di Cesena, interviene sulla tentata conciliazione (non riuscita) relativa alla querela per diffamazione che lui ha presentato contro Giangrandi e Faggiotto. La nota.

Rilevo come, nonostante l’obbligo di riservatezza che assieme abbiamo formalmente assunto in sede di conciliazione, anche sottoscrivendo, a verbale, una specifica clausola in tal senso, Fabrizio Faggiotto e Marco Giangrandi non abbiano perso tempo e dopo appena pochi minuti dalla formalizzazione di tale vincolo, abbiano divulgato, con apposita nota, quanto accaduto in sede di conciliazione. 

Ma tant’è, dal momento che, per quanto mi riguarda, non v’è nulla da nascondere, tenuto conto che i miei Contraddittori sono appunto venuti meno all’obbligo assunto, mi sento parimenti esonerato. E pertanto, con vero piacere, adeguandomi alla manifestata volontà di trasparenza, vorrei chiarire due passaggi.

Paolo Lucchi

Il primo: il mio Avvocato Massimo Beleffi ha avanzato all’Avvocato della controparte, Isabella Castagnoli, una proposta di conciliazione così articolata: un risarcimento simbolico a mio favore di 1.000 euro (che, esattamente come per la richiesta di 100.000 euro, mi sono impegnato a devolvere al mondo del volontariato cesenate) e l’acquisto, da parte di Faggiotto e Giangrandi, di spazi sui quotidiani Il Resto del Carlino ed il Corriere Romagna, per chiarire, con un testo concordato, i contorni della vicenda che sta attorno alla realizzazione  della nuova Caserma dei Carabinieri in area Montefiore ed all’allargamento del centro commerciale. L’Avvocato Beleffi – ed io con lui – non ha che potuto prendere atto della volontà della controparte di non accettare alcuna proposta di conciliazione, poiché si è scelto di non entrare neppure nel merito del testo da pubblicare sui quotidiani locali.

Il secondo: gli esposti alla Corte dei Conti ed alla Procura della Repubblica dei quali sono stati protagonisti Faggiotto e Giangrandi sono stati archiviati più volte, a seguito di specifiche indagini attivate dagli organi competenti. Ma, ciò nonostante, Faggiotto e Giangrandi hanno continuato ad avanzare dubbi “pesanti” su di una scelta – quella relativa all’Area Montefiore – che ha seguito percorsi amministrativi trasparenti ed inattaccabili, come confermato dal parere unanime degli organi chiamati a controllare gli atti. E lo hanno fatto nell’ambito di un confronto nel quale non hanno moderato commenti né espressioni, minando così la tranquillità della mia famiglia (messa più volte in tensione, dal loro atteggiamento) e mia personale. 

E’ per questa ragione che, il giorno successivo alla scadenza del mio mandato quale Sindaco di Cesena, ho scelto di fare quello che un “libero cittadino” può fare nei confronti di altri “liberi cittadini” dai quali ritiene di essere stato diffamato e calunniato: convenirli in giudizio avanti all’Autorità Giudiziaria.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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