Il fiume Montone: un importante corridoio naturalistico

Ottava tappa dell'itinerario Ladino, Rovere, Terra del Sole, Ladino

Iniziamo la camminata partendo dalla chiesa di Ladino, per poi ritornare nello stesso punto, prendendo a destra, verso Forlì ed il bosco di Ladino seguendo le indicazioni “Guado – Rovere”, lungo la strada vicinale via Ladino parallela a via del Partigiano. Dopo circa un Km. si prende a sinistra, seguendo le indicazioni, si oltrepassa il fiume Montone e giunti sull’altra sponda si procede a destra per Rovere a cui si arriva, dopo circa un Km., costeggiando vigneti, fabbricati e serre in rovina (ex vivaio di orchidee Ceccarelli) in disuso da decenni.
L’itinerario che si propone in questa sede prevede a questo punto di ritornare sui propri passi per riprendere il sentiero che porta a Terra del Sole (volendo di può proseguire lungo via delle Vigne per raggiungere la pista ciclopedonale che porta al Parco Urbano “Franco Agosto” di Forlì).
Dopo aver oltrepassato la chiusa di Ladino e dopo un km. circa si arriva sulla comunale che porta alla cittadella medicea. Per il ritorno a Ladino giunti a questo punto si può voltare a sinistra, attraversare con cautela via Mengozzi (nota come circonvallazione di Castrocaro o S.S. 67), scavalcare lo sbarramento di new jersey e riprendere a sinistra via Ladino che, dopo due km. circa, riporta al punto di partenza.

Da Ladino a Rovere 
Nel primo tratto si percorre la strada originaria per Vecchiazzano che lambisce le case dei poderi Chiusa, Eremo e Villa Bruna per poi attraversare la selva dove, in corrispondenza del podere Gironda, la strada Massa-Vecchiazzano scendeva per tutto il crinale per immettersi sull’attuale via del Partigiano. Nel nostro caso giriamo a sinistra molto prima del bosco, subito dopo un’area che negli anni ’60 funzionò come discarica dove furono smaltiti rifiuti non pericolosi. 

Ex discarica di Ladino 
L’ex discarica, ubicata nei pressi del fiume Montone, posta parallelamente ad esso, è esaurita da decenni e non vi è presenza di conferimenti e/o trasporto di rifiuti. Si notano 15 pozzetti per la raccolta del percolato dove sono alloggiate pompe di sollevamento che, tramite la rete di raccolta e drenaggio, inviano il percolato in due cisterne di raccolta, poste in prossimità dell’ingresso al sito. Quando è necessario il liquido prodotto viene caricato e trasportato su appositi mezzi agli idonei impianti di trattamento. 

Il tratto del fiume Montone 
Subito dopo l’ex discarica, a sinistra per chi arriva da Ladino, uno stradello conduce fino al fiume che si attraversa grazie alla presenza di una passerella collocata nel 2005 dall’ex Genio Civile in concomitanza con la realizzazione del Parco fluviale di Castrocaro Terme. 
Dal punto di vista naturalistico questa parte del corso d’acqua è particolarmente interessante 
perché costituisce un corridoio ecologico che attraversa territori pedecollinari e di pianura fortemente antropizzati connettendo importanti aree di interesse ecologico naturalistico ricche di biodiversità contenute nei SIC  ecologico naturalistico (Siti di Interesse Comunitario) selva di Ladino, fiume Montone, Terra del Sole (SIC IT4080009) e Pietramora, Ceparano, Rio Cozzi (SIC IT4080007). Da Forlì a Castrocaro il fiume, con la sua dotazione continua di vegetazione igrofila e riparia, attraversa l’area di riequilibrio ecologico “Bosco di Ladino”, importante e raro lembo di foresta relitta su terreni “ferrettizzati”; la chiusa di Ladino con le belle espansioni di pioppo-saliceto; Terra del Sole con le rilevanti colonie riproduttive e siti di riposo e svernamento di chirotteri (12 specie). Il parco fluviale è direttamente connesso, senza attraversarlo, con il SIC Pietramora, Ceparano, Rio Cozzi, caratterizzato dalla dorsale dello “spungone” (calcarenite organogena ricca di residui di conchiglie), che emerge dalle argille plioceniche dominanti determinando una brusca variazione del paesaggio e un aumento considerevole della biodiversità con numerose specie floristiche di ambiente mediterraneo e una ricca varietà faunistica. 

Oltrepassato il fiume la nostra meta è Rovere di cui inizierò a parlare nel prossimo articolo, a partire dalla presenza della stazione della dogana che segnava il confine tra lo Stato della Chiesa e il Granducato di Toscana. 
 
Gabriele Zelli 

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Marco Viroli

Marco Viroli è nato a Forlì il 19 settembre 1961. Scrittore, poeta, giornalista pubblicista, copywriter, organizzatore di eventi, laureato in Economia e Commercio, nel suo curriculum vanta una pluriennale esperienza di direzione artistica e organizzazione di mostre d’arte, reading, concerti, spettacoli, incontri con l’autore, ecc., per conto di imprese ed enti pubblici. Dal 2006 al 2008 ha curato le rassegne “Autori sotto la torre” e “Autori sotto le stelle” e, a cavallo tra il 2009 e il 2010, si è occupato di pubbliche relazioni per la Fondazione “Dino Zoli” di arte contemporanea. Tra il 2010 e il 2014 ha collaborato con “Cervia la spiaggia ama il libro” (la più antica manifestazione di presentazioni librarie in Italia) e con “Forlì nel Cuore”, promotrice degli eventi che si svolgono nel centro della città romagnola. Dal 2004 è scrittore e editor per la casa editrice «Il Ponte Vecchio» di Cesena. Autore di numerose prefazioni, dal 2010 cura la rubrica settimanale “mentelocale” sul free press settimanale «Diogene», di cui, dal 2013, è anche direttore responsabile. Nel 2013 e nel 2014, ha seguito come ufficio stampa le campagne elettorali di Gabriele Zelli e Davide Drei, divenuti poi rispettivamente sindaci di Dovadola (FC) e Forlì. Nel 2019 ha supportato come ufficio stampa la campagna elettorale di Paola Casara, candidata della lista civica “Forlì cambia” al Consiglio comunale di Forlì, centrando anche in questo caso l’obiettivo. Dal 2014 al 2019 è stato addetto stampa di alcune squadre di volley femminile romagnole (Forlì e Ravenna) che hanno militato nei campionati di A1, A2 e B. Come copywriter freelance ha collaborato con alcune importanti aziende locali e nazionali. Dal 2013 al 2016 è stato consulente di PubliOne, agenzia di comunicazione integrata, e ha collaborato con altre agenzie di comunicazione del territorio. Dal 2016 al 2017 è stato consulente di MCA Events di Milano e dal 2017 al 2020 ha collaborato con la catena Librerie.Coop come consulente Ufficio Stampa ed Eventi. Dal 2016 al 2020 è stato fondatore e vicepresidente dell’associazione culturale Direzione21 che organizza la manifestazione “Dante. Tòta la Cumégia”, volta a valorizzare Forlì come città dantesca e che culmina ogni anno con la lettura pubblica integrale della Divina Commedia. Da settembre 2019 a dicembre 2020 è stato fondatore e presidente dell’associazione culturale “Amici dei Musei San Domenico e dei monumenti e musei civici di Forlì”. Da dicembre 2020 è direttore artistico della Fabbrica delle Candele, centro polifunzionale della creatività del Settore delle Politiche Giovanili del Comune di Forlì. PRINCIPALI PUBBLICAZIONI Nel 2003 ha pubblicato la prima raccolta di versi, Se incontrassi oggi l’amore. Per «Il Ponte Vecchio» ha dato alle stampe Il mio amore è un’isola (2004), Nessun motivo per essere felice (foto di N. Conti, 2007) e "Canzoni d'amore e di funambolismo (2021). Suoi versi sono apparsi su numerose antologie, tra cui quelle dedicate ai Poeti romagnoli di oggi e… («Il Ponte Vecchio», 2005, 2007, 2009, 2011, 2013), Sguardi dall’India (Almanacco, 2005) e Senza Fiato e Senza Fiato 2 (Fara, 2008 e 2010). I suoi libri di maggior successo sono i saggi storici pubblicati con «Il Ponte Vecchio»: Caterina Sforza. Leonessa di Romagna (2008), Signore di Romagna. Le altre leonesse (2010), I Bentivoglio. Signori di Bologna (2011), La Rocca di Ravaldino in Forlì (2012). Nel 2012 è iniziato il sodalizio con Gabriele Zelli con il quale ha pubblicato: Forlì. Guida alla città (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2012), Personaggi di Forlì. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2013), Terra del Sole. Guida alla città fortezza medicea (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2014), I giorni che sconvolsero Forlì («Il Ponte Vecchio», 2014), Personaggi di Forlì II. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2015), Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna («Il Ponte Vecchio», 2016), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna volume 2 («Il Ponte Vecchio», 2017); L’Oratorio di San Sebastiano. Gioiello del Rinascimento forlivese (Tip. Valbonesi, 2017), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna, vol. 3 («Il Ponte Vecchio», 2018). Nel 2014, insieme a Sergio Spada e Mario Proli, ha pubblicato per «Il Ponte Vecchio» il volume Storia di Forlì. Dalla Preistoria all’anno Duemila. Nel 2017, con Castellari C., Novara P., Orioli M., Turchini A., ha dato alle stampe La Romagna dei castelli e delle rocche («Il Ponte Vecchio»). Nel 2018 ha pubblicato, con Marco Vallicelli e Gabriele Zelli., Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol.1 (Ass. Cult. Antica Pieve), cui ha fatto seguito, con gli stessi coautori, Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol. 2-3-4 (Ass. Cult. Antica Pieve). Nel 2019, ha pubblicato con Flavia Bugani e Gabriele Zelli Forlì e il Risorgimento. Itinerari attraverso la città, foto di Giorgio Liverani,(Edit Sapim, 2019). Sempre nel 2019 ha pubblicato a doppia firma con Gabriele Zelli Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna volume 4 («Il Ponte Vecchio») e Forlì. Guida al cuore della città (foto di F. Casadei, Diogene Books). Con Gabriele Zelli ha inoltre dato alle stampe: La grande nevicata del 2012 (2013), Sulle tracce di Dante a Forlì (2020), in collaborazione con Foto Cine Club Forlì, Itinerario dantesco nella Valle dell’Acquacheta (2021), foto di Dervis Castellucci e Tiziana Catani, e I luoghi di Paolo e Francesca nel Forlivese (2021), foto di D. Castellucci e T. Batani. È inoltre autore delle monografie industriali: Caffo. 1915-2015. Un secolo di passione (Mondadori Electa, 2016) e Bronchi. La famiglia e un secolo di passione imprenditoriale (Ponte Vecchio, 2016). 

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