Oasi naturalistiche nella zona industriale di Coriano

Le aree verdi di via Costanzo II una ricchezza ambientale

L’inquinamento dell’aria rappresenta per numerose città italiane una delle più importanti problematiche ambientali. I livelli di concentrazione di alcuni inquinanti superano infatti i limiti che la normativa prescrive per la protezione della salute umana e dell’ambiente. 
Le principali criticità riguardano le polveri sottili (PM10), il biossido di azoto (NO2), l’ozono (O3). 
Per ridurre le emissioni di inquinanti e contenere le conseguenti concentrazioni in aria sono stati messi in atto a livello locale e nazionale diversi provvedimenti che tuttavia non appaiono ancora sufficienti a garantire il completo rispetto dei limiti imposti dalla legge. In prospettiva se ne dovranno effettuare molti altri, tanto da ritenere che dovrebbe essere uno dei settore strategici di investimento per gli Enti pubblici.

Le zone più critiche sono evidentemente quelle dove maggiore è la densità delle attività umane o dove più frequenti sono le condizioni meteorologiche sfavorevoli alla diluizione e dispersione di inquinanti. 
Personalmente ho avuto la possibilità, come assessore all’Urbanistica del Comune di Forlì, di far approvare dalla Giunta comunale il 28 dicembre 2007 la delibera n. 517 con la quale venne licenziato il “Progetto di fattibilità di un sistema verde di mitigazione da inquinamento”.

Con questo atto l’Amministrazione Comunale di Forlì intendeva sviluppare una valutazione sul ruolo del verde urbano nel contenere l’inquinamento dell’aria, e sulla capacità di rimozione degli inquinanti tramite la realizzazione di un programma di sviluppo di nuove aree verdi. 
Il progetto redatto dal Servizio Pianificazione e Programmazione del Territorio – Unità Pianificazione Ambientale – del Comune di Forlì, che aveva come capo settore l’architetto Massimo Valdinoci, intendeva raggiungere i seguenti obiettivi: 1) valutazione quantitativa del contributo del “sistema verde” del territorio comunale al contenimento dell’inquinamento dell’aria (rispetto alla situazione di 13 anni fa); 2) sviluppare un sistema del verde per la mitigazione degli effetti dell’inquinamento atmosferico nell’area urbana e la stima dei suoi effetti sulla qualità dell’aria.

In questo contesto fu deciso di avviare interventi mirati per migliorare l’ambiente dell’area industriale di Coriano attraverso il potenziamento delle aree verdi presenti attraverso un’operazione sistematica di messa a dimora di piante ed arbusti. Le previsioni, più in generale, erano quelle di piantare 22.500 alberi e di circa 86.000 arbusti. Fu calcolato che gli interventi programmati avrebbero comportato un incremento dell’87% del patrimonio arboreo che fa capo all’Amministrazione comunale, come si può leggere nella relazione dei tecnici allegata alla delibera citata. Un valore analogo venne stimato per la componente arbustiva.
Non è questa la sede per verificare fino a che punto il progetto è stato attuato. Circa un anno fa l’attuale sindaco nel presentare in Consiglio comunale il programma di mandato ha accennato di avere l’obiettivo di piantare 25.000 piante (probabilmente includendo anche le sostituzioni!).
Nel frattempo però tutti possono notare alcune delle aree inserite nel progetto esecutivo di mitigazione del Comune di Forlì, a suo tempo elaborato dal perito agrario Roberto Mini e che vedeva come responsabile del procedimento l’ingegner Silvano Allegretti, come quelle della zona di Coriano e in particolare di via Costanzo II, dove si è attuato quanto deciso da almeno una decina di anni. 
La ricchezza di queste zone comincia a farsi vedere anche dal punto di vista ecologico. Ne sono una testimonianza le decine di belle fotografie scattate da Giulio Sagradini nei giorni scorsi. Non potendo allontanarsi dalla sua abitazione, che è sita nei pressi di via Costanzo II, per le ordinanze emanate per contrastare il diffondersi del coronavirus ha iniziato a osservare più attentamente la presenza di animali ed insetti ed ha potuto documentare una ricchezza naturalistica sicuramente poco conosciuta ai più. Alcune delle immagini di Giulio Sagradini sono a corredo di questo testo e certificano le sue capacità e il valore dell’opera di mitigazione, perlomeno di quella attuata.

Gabriele Zelli 

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Marco Viroli

Marco Viroli è nato a Forlì il 19 settembre 1961. Scrittore, poeta, giornalista pubblicista, copywriter, organizzatore di eventi, laureato in Economia e Commercio, nel suo curriculum vanta una pluriennale esperienza di direzione artistica e organizzazione di mostre d’arte, reading, concerti, spettacoli, incontri con l’autore, ecc., per conto di imprese ed enti pubblici. Dal 2006 al 2008 ha curato le rassegne “Autori sotto la torre” e “Autori sotto le stelle” e, a cavallo tra il 2009 e il 2010, si è occupato di pubbliche relazioni per la Fondazione “Dino Zoli” di arte contemporanea. Tra il 2010 e il 2014 ha collaborato con “Cervia la spiaggia ama il libro” (la più antica manifestazione di presentazioni librarie in Italia) e con “Forlì nel Cuore”, promotrice degli eventi che si svolgono nel centro della città romagnola. Dal 2004 è scrittore e editor per la casa editrice «Il Ponte Vecchio» di Cesena. Autore di numerose prefazioni, dal 2010 cura la rubrica settimanale “mentelocale” sul free press settimanale «Diogene», di cui, dal 2013, è anche direttore responsabile. Nel 2013 e nel 2014, ha seguito come ufficio stampa le campagne elettorali di Gabriele Zelli e Davide Drei, divenuti poi rispettivamente sindaci di Dovadola (FC) e Forlì. Nel 2019 ha supportato come ufficio stampa la campagna elettorale di Paola Casara, candidata della lista civica “Forlì cambia” al Consiglio comunale di Forlì, centrando anche in questo caso l’obiettivo. Dal 2014 al 2019 è stato addetto stampa di alcune squadre di volley femminile romagnole (Forlì e Ravenna) che hanno militato nei campionati di A1, A2 e B. Come copywriter freelance ha collaborato con alcune importanti aziende locali e nazionali. Dal 2013 al 2016 è stato consulente di PubliOne, agenzia di comunicazione integrata, e ha collaborato con altre agenzie di comunicazione del territorio. Dal 2016 al 2017 è stato consulente di MCA Events di Milano e dal 2017 al 2020 ha collaborato con la catena Librerie.Coop come consulente Ufficio Stampa ed Eventi. Dal 2016 al 2020 è stato fondatore e vicepresidente dell’associazione culturale Direzione21 che organizza la manifestazione “Dante. Tòta la Cumégia”, volta a valorizzare Forlì come città dantesca e che culmina ogni anno con la lettura pubblica integrale della Divina Commedia. Da settembre 2019 a dicembre 2020 è stato fondatore e presidente dell’associazione culturale “Amici dei Musei San Domenico e dei monumenti e musei civici di Forlì”. Da dicembre 2020 è direttore artistico della Fabbrica delle Candele, centro polifunzionale della creatività del Settore delle Politiche Giovanili del Comune di Forlì. PRINCIPALI PUBBLICAZIONI Nel 2003 ha pubblicato la prima raccolta di versi, Se incontrassi oggi l’amore. Per «Il Ponte Vecchio» ha dato alle stampe Il mio amore è un’isola (2004), Nessun motivo per essere felice (foto di N. Conti, 2007) e "Canzoni d'amore e di funambolismo (2021). Suoi versi sono apparsi su numerose antologie, tra cui quelle dedicate ai Poeti romagnoli di oggi e… («Il Ponte Vecchio», 2005, 2007, 2009, 2011, 2013), Sguardi dall’India (Almanacco, 2005) e Senza Fiato e Senza Fiato 2 (Fara, 2008 e 2010). I suoi libri di maggior successo sono i saggi storici pubblicati con «Il Ponte Vecchio»: Caterina Sforza. Leonessa di Romagna (2008), Signore di Romagna. Le altre leonesse (2010), I Bentivoglio. Signori di Bologna (2011), La Rocca di Ravaldino in Forlì (2012). Nel 2012 è iniziato il sodalizio con Gabriele Zelli con il quale ha pubblicato: Forlì. Guida alla città (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2012), Personaggi di Forlì. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2013), Terra del Sole. Guida alla città fortezza medicea (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2014), I giorni che sconvolsero Forlì («Il Ponte Vecchio», 2014), Personaggi di Forlì II. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2015), Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna («Il Ponte Vecchio», 2016), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna volume 2 («Il Ponte Vecchio», 2017); L’Oratorio di San Sebastiano. Gioiello del Rinascimento forlivese (Tip. Valbonesi, 2017), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna, vol. 3 («Il Ponte Vecchio», 2018). Nel 2014, insieme a Sergio Spada e Mario Proli, ha pubblicato per «Il Ponte Vecchio» il volume Storia di Forlì. Dalla Preistoria all’anno Duemila. Nel 2017, con Castellari C., Novara P., Orioli M., Turchini A., ha dato alle stampe La Romagna dei castelli e delle rocche («Il Ponte Vecchio»). Nel 2018 ha pubblicato, con Marco Vallicelli e Gabriele Zelli., Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol.1 (Ass. Cult. Antica Pieve), cui ha fatto seguito, con gli stessi coautori, Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol. 2-3-4 (Ass. Cult. Antica Pieve). Nel 2019, ha pubblicato con Flavia Bugani e Gabriele Zelli Forlì e il Risorgimento. Itinerari attraverso la città, foto di Giorgio Liverani,(Edit Sapim, 2019). Sempre nel 2019 ha pubblicato a doppia firma con Gabriele Zelli Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna volume 4 («Il Ponte Vecchio») e Forlì. Guida al cuore della città (foto di F. Casadei, Diogene Books). Con Gabriele Zelli ha inoltre dato alle stampe: La grande nevicata del 2012 (2013), Sulle tracce di Dante a Forlì (2020), in collaborazione con Foto Cine Club Forlì, Itinerario dantesco nella Valle dell’Acquacheta (2021), foto di Dervis Castellucci e Tiziana Catani, e I luoghi di Paolo e Francesca nel Forlivese (2021), foto di D. Castellucci e T. Batani. È inoltre autore delle monografie industriali: Caffo. 1915-2015. Un secolo di passione (Mondadori Electa, 2016) e Bronchi. La famiglia e un secolo di passione imprenditoriale (Ponte Vecchio, 2016). 

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