Mascherine, più attenzione nella gestione

Giuliano Zignani (Uil) pungola la Protezione civile: "Immaginare un operatore sanitario in servizio senza protezione mi fa rabbrividire"

La quarantena non terminerà venerdì prossimo. Ancora non è ufficiale, ma sono molti i segnali arrivati dal governo che lo fanno pensare. Tutto lascia credere che il provvedimento sarà protratto per altre due settimane. Non è però che a mezzanotte di venerdì 18 aprile ci sarà tana libera tutti. Se qualcuno pensa ad una grande festa è meglio che riponga i sogni nel cassetto.

Giuliano Zignani

Le maglie saranno allargate, ma la situazione resterà da allarme rosso. E lo sarà per un bel po’ di tempo. Per lo meno fino a quando non sarà trovata la cura o il vaccino. Probabilmente arriverà prima la cura. Nel frattempo Il nostro modo di vivere dovrà continuare ad essere all’insegna dell’allerta continua. Niente abbracci, strette di mano e distanza di sicurezza (almeno un metro) in qualsiasi occasione. Posti di lavoro compresi. Quindi anche la ripresa lavorativa dovrà coincidere con una profonda revisione dell’organizzazione interna che vada nella direzione di garantire la massima sicurezza ai dipendenti. Idem per i luoghi ritrovo. Quindi, scordatevi gli affollatissimi aperitivi.

La grande protagonista continuerà ad essere la mascherina, quell’oggetto che, fino a pochissimo tempo fa, tutti sapevano che esisteva, ma che la stragrande maggioranza delle persone non pensava mai di dover indossare. Invece adesso è diventata un elemento imprescindibile. All’inizio del contagio al supermercato si vedevano poche persone indossarla. Adesso è l’esatto contrario: si contano sulle dita di una mano coloro che non ce l’hanno. 


Giuliano Zignani (via Facebook)

È immaginabile che con il passare del tempo il reperimento sarà più facile. Molte aziende si sono riconvertite per garantirne la produzione. Fino ad ora però la gestione non è stata impeccabile. Lo rileva anche Giuliano Zignani, segretario regionale della Uil, che non è  soddisfatto di quello che sta vedendo. Riconosce che in poco tempo ci siamo trovati di fronte ad un vero e proprio cataclisma. È per questo che nella fase iniziale ci può essere stata un po’ di confusione. Ma c’è anche stato il tempo per tarare l’organizzazione. Ma Zignani vede ancora disorganizzazione. In particolare anche per quanto riguarda la gestione delle mascherine. Per questo chiama in causa la Protezione civile che si deve occupare dello smistamento, compito delicato in un momento in cui c’è scarsità. Serve quindi un’attenzione maggiore. Il segretario della Uil chiede che ci sia una gestione che non lasci indietro nessuno. “Tutti – dice – devono poter essere serviti. A partire da chi è in prima linea. E impensabile rifornire a singhiozzo chi è a continuo contatto con le persone. Penso, ad esempio, agli operatori sanitari, alle forze dell’ordine, ai dipendenti dei supermercati. Immaginare – aggiunge – un dipendente del Bufalini in servizio senza mascherina mi fa rabbrividire. Dobbiamo aiutarli ad aiutarci”.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.