Valutare 15 giorni di blocco totale

È il momento più delicato, servono decisioni coraggiose

Forse il picco dei contagi ci sarà fra due settimane e non la prossima. Lo ha detto questa mattina alla Rai il responsabile della Protezione civile. Nello stesso tempo stride dover leggere che il 42/43 per cento dei lombardi si sposta ogni giorno. Per ora l’unica cosa certa è che siamo nel mezzo della tempesta perfetta. Per questo motivo sono necessari comportamenti virtuosi.


Non che dopo potremo fare finta di niente. Anzi. Però in questa fase è necessaria una  particolare attenzione. Certo, fa piacere sentire Enzo Lattuca, sindaco di Cesena, che nella ormai consueta e utile diretta Facebook dice che pare che a Cesena il ritmo dei contagi non stia aumentando rispetto ai giorni scorsi e aggiunge “speriamo di aver raggiunto il numero stabilizzato di contagi giornalieri”.

Però forse servirebbe un ulteriore sforzo proprio per cercare di isolare questo stramaledetto virus nel momento topico della battaglia. È per quello che, pur essendo un podista, ho salutato con piacere la stretta di Bonaccini, governatore dell’ Emilia Romagna, sulle pratiche sportive all’aperto. A questo punto il passo successivo dovrebbe riguardare la produzione.

Dovrebbe essere presa in considerazione l’ipotesi di uno stop produttivo di due settimane per i settori non essenziali, ma anche nell’alimentare sarebbe necessaria una presa di coscienza che portasse ad un minor utilizzo di forza lavoro, nella misura tale da non compromettere la produzione necessaria per garantire l’emergenza. Una riduzione del personale comunque dovrebbe essere preso in considerazione anche da tutte le attività produttive nel caso non venisse deciso lo stop temporaneo.

Del resto due settimane non inciderebbero nell’economia generale. I dipendenti sarebbero tutelati dal decreto del governo (mi rifiuto di usare il nome che gli è stato dato) e le aziende non subirebbero delle ripercussioni tali da mettere a rischio quote di mercato.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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