La mostra “Uomo. LiberaMente” sarà visitabile fino al 17 febbraio

In mostra le opere di Moreno Diana e di Ivano Diana

Fino al 17 febbraio 2020, presso la Sala Albertini, piazza Saffi 50, Forlì, sarà visitabile la mostra “Uomo. LiberaMente”, un’esposizione di fotografie di Moreno Diana e di sculture di Ivano Diana. 
I due artisti sono cugini, ma nonostante la parentela differiscono come scelte culturali e sociali e questo arricchisce la rassegna in corso per l’originalità che la connota.
Una mostra importante, l’ha definita Gabriele Zelli inaugurandola, capace di stimolare riflessioni su aspetti particolari della vita vissuti da diverse persone come la follia, o la necessità di avere sempre un’apertura intellettiva, capace di cogliere da tutta l’umanità gli stimoli per avere una mente libera e capace di aprirsi alle novità di un mondo che cambia continuamente e rapidamente.

Nel suo intervento Gabriele Zelli ha ripreso il giudizio che Roberto Casadio, l’artista forlivese recentemente scomparso, ha scritto qualche anno fa a proposito dell’attività artistica di Ivano Diana, in particolare là dove annota che la sua amicizia con lo scultore risale al 1998 quando, durante una mostra a Forlimpopoli “ebbi l’occasione di scoprire il suo talento e la sua sensibilità”. “Le sue opere, frutto di conoscenza tecnica e fantasia, sono sempre parole di Casadio, invitano l’osservatore a guardare con attenzione e trasporto, per farsi proiettare oltre l’opera stessa attraverso orizzonti di fede e umanità che invitano a un pensiero mai statico ma di ricerca costante, necessaria per fare arte”. Concetti ribaditi anche da un altro artista, Luciano Navacchia, che ha scritto: “Ivano Diana è un artista sorprendente, egli non ha limiti nel realizzare i suoi lavori, la sua ricerca e il suo linguaggio trovano un’interpretazione concettuale attraverso la quale, forma e colore si incontrano in perfetta armonia”.

Il lavoro di Moreno Diana è stato realizzato scansionando negativi originali del periodo 1913-1920 tratti dall’archivio fotografico del Manicomio di Novara, concessi dal fotografo-artista Giovanni Sesia, dando alle stampe 14 plotter su carta di cm. 200×145. Nel trattare questa parte della mostra Gabriele Zelli ha utilizzato una riflessione scritta per la mostra dallo stesso Moreno Diana. In particolare quando dice che: “La follia è una realtà tragica che può irrompere nella vita di ognuno. Si potrebbe dire, usando un linguaggio metaforico, che la follia, se appare, comincia a salire “le scale” del corpo per impossessarsi della sua mente e rubarne poi i pensieri. (…) La follia trascina in uno stato di colpevolezza e incoscienza che crea vergogna, mutazione del corpo dall’interno verso l’esterno tale che agli occhi del folle, intorno, restano solo sporcizia e degrado. E nasce il desiderio di lavare questo corpo sudicio di ferite interiori, malato di amori non vissuti, vestito di nevrosi generate da ribellioni mute. Nasce il seme della follia che è la lucidità del dolore, della morte che tutti prende, prima o poi sotto il suo braccio.

Mutamento di spazio… annullamento delle ombre…e delle disparità”. Tutti concetti, ha concluso Zelli, che si ritrovano nelle 14 frasi che accompagnano le opere tratte dal libro “L’arcobaleno del ruscello” di Eugenio Borgna, volume di interviste a internati nei manicomi, come: “Non vedo l’ora che mio figlio mi venga a prendere. Ho avuto un aborto. Desideravo quel figlio, ora mi trovo sola”, “Nessuno, né mio marito, né mio figlio verrebbero mai a trovarmi. Non potrebbero reggere il mio sguardo malinconico”, “Mi sono separata da mio marito. Era un mascalzone. Mi sono trovata nel vuoto”, “Tante volte mi metto così, guardo per terra. E cosa penso ? A Gesù…”. 
La mostra è visitabile secondo i seguenti orari: fino a domenica 16 febbraio: 10.00 – 12.00 e 15.00 – 18.00; lunedì 17: 10.00 – 14.00.  

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Marco Viroli

Marco Viroli è nato a Forlì il 19 settembre 1961. Scrittore, poeta, giornalista pubblicista, copywriter, organizzatore di eventi, laureato in Economia e Commercio, nel suo curriculum vanta una pluriennale esperienza di direzione artistica e organizzazione di mostre d’arte, reading, concerti, spettacoli, incontri con l’autore, ecc., per conto di imprese ed enti pubblici. Dal 2006 al 2008 ha curato le rassegne “Autori sotto la torre” e “Autori sotto le stelle” e, a cavallo tra il 2009 e il 2010, si è occupato di pubbliche relazioni per la Fondazione “Dino Zoli” di arte contemporanea. Tra il 2010 e il 2014 ha collaborato con “Cervia la spiaggia ama il libro” (la più antica manifestazione di presentazioni librarie in Italia) e con “Forlì nel Cuore”, promotrice degli eventi che si svolgono nel centro della città romagnola. Dal 2004 è scrittore e editor per la casa editrice «Il Ponte Vecchio» di Cesena. Autore di numerose prefazioni, dal 2010 cura la rubrica settimanale “mentelocale” sul free press settimanale «Diogene», di cui, dal 2013, è anche direttore responsabile. Nel 2013 e nel 2014, ha seguito come ufficio stampa le campagne elettorali di Gabriele Zelli e Davide Drei, divenuti poi rispettivamente sindaci di Dovadola (FC) e Forlì. Nel 2019 ha supportato come ufficio stampa la campagna elettorale di Paola Casara, candidata della lista civica “Forlì cambia” al Consiglio comunale di Forlì, centrando anche in questo caso l’obiettivo. Dal 2014 al 2019 è stato addetto stampa di alcune squadre di volley femminile romagnole (Forlì e Ravenna) che hanno militato nei campionati di A1, A2 e B. Come copywriter freelance ha collaborato con alcune importanti aziende locali e nazionali. Dal 2013 al 2016 è stato consulente di PubliOne, agenzia di comunicazione integrata, e ha collaborato con altre agenzie di comunicazione del territorio. Dal 2016 al 2017 è stato consulente di MCA Events di Milano e dal 2017 al 2020 ha collaborato con la catena Librerie.Coop come consulente Ufficio Stampa ed Eventi. Dal 2016 al 2020 è stato fondatore e vicepresidente dell’associazione culturale Direzione21 che organizza la manifestazione “Dante. Tòta la Cumégia”, volta a valorizzare Forlì come città dantesca e che culmina ogni anno con la lettura pubblica integrale della Divina Commedia. Da settembre 2019 a dicembre 2020 è stato fondatore e presidente dell’associazione culturale “Amici dei Musei San Domenico e dei monumenti e musei civici di Forlì”. Da dicembre 2020 è direttore artistico della Fabbrica delle Candele, centro polifunzionale della creatività del Settore delle Politiche Giovanili del Comune di Forlì. PRINCIPALI PUBBLICAZIONI Nel 2003 ha pubblicato la prima raccolta di versi, Se incontrassi oggi l’amore. Per «Il Ponte Vecchio» ha dato alle stampe Il mio amore è un’isola (2004), Nessun motivo per essere felice (foto di N. Conti, 2007) e "Canzoni d'amore e di funambolismo (2021). Suoi versi sono apparsi su numerose antologie, tra cui quelle dedicate ai Poeti romagnoli di oggi e… («Il Ponte Vecchio», 2005, 2007, 2009, 2011, 2013), Sguardi dall’India (Almanacco, 2005) e Senza Fiato e Senza Fiato 2 (Fara, 2008 e 2010). I suoi libri di maggior successo sono i saggi storici pubblicati con «Il Ponte Vecchio»: Caterina Sforza. Leonessa di Romagna (2008), Signore di Romagna. Le altre leonesse (2010), I Bentivoglio. Signori di Bologna (2011), La Rocca di Ravaldino in Forlì (2012). Nel 2012 è iniziato il sodalizio con Gabriele Zelli con il quale ha pubblicato: Forlì. Guida alla città (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2012), Personaggi di Forlì. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2013), Terra del Sole. Guida alla città fortezza medicea (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2014), I giorni che sconvolsero Forlì («Il Ponte Vecchio», 2014), Personaggi di Forlì II. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2015), Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna («Il Ponte Vecchio», 2016), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna volume 2 («Il Ponte Vecchio», 2017); L’Oratorio di San Sebastiano. Gioiello del Rinascimento forlivese (Tip. Valbonesi, 2017), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna, vol. 3 («Il Ponte Vecchio», 2018). Nel 2014, insieme a Sergio Spada e Mario Proli, ha pubblicato per «Il Ponte Vecchio» il volume Storia di Forlì. Dalla Preistoria all’anno Duemila. Nel 2017, con Castellari C., Novara P., Orioli M., Turchini A., ha dato alle stampe La Romagna dei castelli e delle rocche («Il Ponte Vecchio»). Nel 2018 ha pubblicato, con Marco Vallicelli e Gabriele Zelli., Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol.1 (Ass. Cult. Antica Pieve), cui ha fatto seguito, con gli stessi coautori, Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol. 2-3-4 (Ass. Cult. Antica Pieve). Nel 2019, ha pubblicato con Flavia Bugani e Gabriele Zelli Forlì e il Risorgimento. Itinerari attraverso la città, foto di Giorgio Liverani,(Edit Sapim, 2019). Sempre nel 2019 ha pubblicato a doppia firma con Gabriele Zelli Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna volume 4 («Il Ponte Vecchio») e Forlì. Guida al cuore della città (foto di F. Casadei, Diogene Books). Con Gabriele Zelli ha inoltre dato alle stampe: La grande nevicata del 2012 (2013), Sulle tracce di Dante a Forlì (2020), in collaborazione con Foto Cine Club Forlì, Itinerario dantesco nella Valle dell’Acquacheta (2021), foto di Dervis Castellucci e Tiziana Catani, e I luoghi di Paolo e Francesca nel Forlivese (2021), foto di D. Castellucci e T. Batani. È inoltre autore delle monografie industriali: Caffo. 1915-2015. Un secolo di passione (Mondadori Electa, 2016) e Bronchi. La famiglia e un secolo di passione imprenditoriale (Ponte Vecchio, 2016). 

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