Buona partecipazione alla cena di Giangrandi e Faggiotto

Una settantina di persone. Molti politici di opposizione

Alla cena che Fabrizio Faggiotto e Marco Giangrandi hanno organizzato per raccogliere risorse utili a finanziare la difesa legale nella causa loro intentata per diffamazione dall’ex sindaco Lucchi erano presenti circa 70 persone. Argomento che tiene banco da un po’ di tempo. Il  risultato è stato positivo dal punto di vista sia della partecipazione che della copertura mediatica. Dalla visione delle foto (pubblicate si Facebook) pare di capire che fosse un consesso molto politico. La maggioranza dei presenti era composta da esponenti del centrodestra (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia), dei 5 stelle, di quelle civiche e ambientaliste (Cesena Siamo noi e ciò che è collegabile a Davide Fabbri) da sempre contrapposte al Pd. 

Foto presa da Facebook

La cena si è svolta all’antivigilia del voto per elezioni regionali, mai così piene anche di valenza politica. Resta da capire se è stato un caso. Però si è portati a pensare che Faggiotto, Giangrandi abbiano preso due piccioni con una fava: tenere alta l’attenzione sulla vicenda che li vede coinvolti e celebrare il “caso”, proprio per collegare una causa che li coinvolge soprattutto in quanto parte avversa del Pd. Ma se anche fosse così non ci sarebbe nulla di scandaloso. Si  tratterebbe di un’operazione non solo legittima, ma anche indovinata. 

La partita, comunque, a prescindere, è stata strutturata bene. È interessante perché pone l’accento sui toni da tenere nei rapporti istituzionali. Però porta a fare una riflessione: alla fine a Cesena tutto ruota attorno al centro storico con annessi e connessi. Tema caro alle opposizioni, in particolare al centrodestra. Perché è vero che da alcuni lustri concentra le proprie proposte politiche in particolare sul centro storico, anche perché condizionato dai vari comitati succedutisi. Mentre è facile capire come a Cesena (ma non solo) le elezioni comunali si vincano e si perdano nelle frazioni, non parlando esclusivamente di parcheggi di servizio ai negozi collocati tra la Barriera e Piazza del Popolo.

Foto tratta da Facebook

Sulla sosta poi credo sia legittimo fare una riflessione dopo le notizie che arrivano da Vienna: Ikea sta costruendo un nuovo punto vendita nel centro cittadino della capitale austriaca. Lo store sorgerà nei pressi della stazione Westbahnhof e non offrirà il parcheggio auto ai suoi clienti. La scelta è stata fatta per scoraggiare l’uso delle vetture e così i clienti si vedranno recapitare direttamente a casa gli oggetti più ingombranti che acquisteranno. Certo, Cesena non è Vienna, città più vivibile al mondo. Ma a Ikea non hanno l’anello al naso e non sono né  idealisti e neanche dei benefattori. E se fanno questo tipo di investimento significa che hanno dei riscontri. E questo, credo, meriti una riflessione.

Come merita una riflessione l’intervento di Carlin Petrini a difesa della botteghe e a un’economia basata sui beni comuni e relazionali. Ne riparleremo.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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