Distretto dell’Informatica Romagnolo, risorsa per l’intera comunità: le prime iniziative in cantiere

Alessandro Ricci e Paolo Teodorani, coordinatori del Distretto dell’Informatica Romagnolo

Ad appena 15 giorni dalla presentazione ufficiale del Distretto dell’Informatica Romagnolo (DIR), dello scorso 28 novembre, questo nuovo organismo, promosso da Ser.In.Ar. per mettere in rete le aziende ICT del territorio, il sistema universitario e la comunità locale, sta già muovendo in maniera alquanto proficua, i propri primi passi.

“Il Distretto – affermano i due coordinatori Alessandro Ricci e Paolo Teodorani (nella foto) – è un progetto aperto, in cui le aziende che aderiscono non trovano una strada già tracciata, ma un percorso da costruire insieme, che si baserà sui concetti della formazione, sulla valorizzazione del territorio romagnolo, inteso come luogo di eccellenza in materia di innovazione informatica, almeno al pari dei grandi agglomerati urbani nazionali. In quest’ottica il Distretto lavorerà fin da subito per valorizzare le competenze dei neolaureati sul territorio, in sinergie con le imprese locali, costantemente alla ricerca di risorse umane professionalmente preparate, un’esigenza che non interessa unicamente il settore ICT, ma anche i comparti tradizionali, sempre più coinvolti in processi di informatizzazione dei propri processi produttivi”.

La dimostrazione che il Distretto è già entrato nel vivo della propria operatività sta in primo luogo in un fatto: a due settimane dalla presentazione, nonostante il periodo critico, già numerose aziende hanno manifestato interesse nell’iniziativa e in diverse decine hanno inviato l’adesione formale, sposando non solo gli obiettivi e le finalità, ma anche gli aspetti di eticità che stanno alla base di questo organismo innovativo.

“Stiamo già lavorando – continuano Ricci e Teodorani – all’organizzazione delle prime iniziative del Distretto: a metà gennaio 2020 è prevista la prima assemblea degli aderenti, mentre entro lo stesso mese promuoveremo una “Lezione Olivettiana”, curata dagli esperti della Fondazione Adriano Olivetti: si tratta di un incontro che si pone l’obiettivo di far scoprire le radici di una modalità unica nel fare impresa e di sentirsi parte di una comunità consapevole, democratica e culturalmente evoluta, valori propri di uno dei più grandi imprenditori del XX secolo, a cui non nascondiamo affatto di esserci ispirati nella creazione del nostro Distretto”.

Altro evento di rilievo, in programma nel mese di marzo, riguarda il primo contatto con gli studenti universitari del Campus di Cesena: verrà promosso un incontro di presentazione del Distretto, quale primo atto di connessione fra il Distretto stesso, le aziende aderenti e i giovani laureandi e neolaureati, al fine di mettere le basi per una sinergia costante e continuativa.

“Infine – concludono Ricci e Teodorani – stiamo lavorando per rendere operative le tre community (che si baseranno su strumenti social esistenti e collaudati), quali mezzi di relazione indispensabili, a supporto delle interazioni che tramite il Distretto vogliamo creare: la prima fra gli aderenti, la seconda fra il Distretto e gli studenti e la terza fra il Distretto e le imprese del territorio che non fanno parte del settore ICT. Quest’ultima con un valore aggiunto non indifferente, ovvero quello di mettere a disposizione del tessuto economico locale una rete di imprese dinamiche, in grado di proporre alti livelli di innovazione nell’ambito informatico”.

Più informazioni in merito al DIR sono disponibili sul sito distrettoinformaticoromagnolo.it, a partire dallo Statuto e Codice Etico. Sempre sul sito è disponibile il modulo da compilare e inviare a luigia.binetti@unibo.it per aderire formalmente al Distretto ed entrare a far parte dell’Assemblea degli Aderenti.

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Gigi Mattarelli

Gigi Mattarelli è legale rappresentante dell'agenzia di pubblicità Grafikamente, oltre che giornalista pubblicista da circa 30 anni, con una predilezione spiccata per la comunicazione sociale. E' direttore responsabile della rivista "Percorsi Solidali" edita dalla stessa Grafikamente, che da quasi 10 anni racconta storie di volontariato, cooperazione e associazionismo locale. Nel tempo libero dà sfogo alle sue grandi passioni, ovvero la bicicletta, il tifo per l'Inter e la venerazione per un gruppo musicale "cult" italiano, i Nomadi. E' autore dei volumi "C'era un volta un re bisre, bisconte, binè..." che ricorda la figura di don Amedeo Pasini, "Forlì&dintorni su due ruote" (ovvero 20 percorsi in biciletta alla scoperta della Romagna). "Il ruggito del Leone" (dialoghi con Romano Baccarini), "Un sorriso contagioso" (che racconta la storia di Luca Berardi, atleta forlivese campione di nuoto e sci nordico) e "Innamorata di Dio. Bendetta Bianchi Porro raccontata ai ragazzi".