Stabilizzare gli operatori sanitari

Intervento di Potete al Popolo

La sanità è il tema dell’intervento di Potere al Popolo.

Lo smantellamento del servizio sanitario pubblico passa attraverso l’esternalizzazione dei servizi al privato. Il PD attraverso le dichiarazioni fatte da Bonaccini lo dichiara apertamente con l’annuncio di ulteriori finanziamenti alle cliniche private accreditate.


Partiamo da dati oggettivi: ai medici di base viene imposto di non emettere richieste di esami particolari quali possono essere TAC, REM e anche quando vengono emesse ci sono tempi di attesa improponibili, quindi chi può fa questi esami rivolgendosi al privato o viene indirizzato alla struttura convenzionata.

Ma cosa c’è in realtà dietro a tutto questo?Gli ospedali della regione hanno tutti apparecchiature e personale altamente qualificato, ma non ha di fatto la copertura della pianta organica per fornire tutti i servizi. Detto in modo semplice, le diagnostiche non possono funzionare H24 in quanto non si ha il personale in numero adeguato a coprire tutta la turnazione, come accaduto questa estate in alcuni casi si sono chiuse diagnostiche per ferie, ma in realtà semplicemente non c’era il personale per effettuare gli esami. Un esempio tra tutti la diagnostica di Risonanza Magnetica 2 dell’Ospedale Maurizio Bufalini Di Cesena.

Tutto questo è un progetto politico strettamente collegato all’autonomia differenziata che spinge sempre più allo smantellamento dei servizi pubblici a favore dei privati, creando un divario abissale tra chi può e chi non può, quindi non più un servizio e diritto universale ma pura mercificazione. Abbiamo fatto domande a cui ministri, assessori, e lo stesso Bonaccini ha preferito non rispondere, se pure tali richieste legittime sono state inviate in un’interrogazione ad inizio ottobre, ma non siamo disposti a tacere su questa forma di speculazione sui pazienti e sui lavoratori.

Abbiamo graduatorie congelate, concorsi ammucchiati, personale sanitario messo alla gogna attraverso contratti a tempo determinato che in modo perpetuo rendono gli operatori sanitari precari e quindi sfruttabili e ricattabili, la musica di fondo è sempre la stessa “non ci sono soldi per assumere il personale in copertura del reale fabbisogno”. Allora il PD e quindi Bonaccini deve spiegarci e deve spiegarlo agli assistiti e ai lavoratori, perché mentre si continuano a fare tagli alla sanità, perché si dimezzano i servizi per mancanza di operatori, perché si accorpano reparti, si riducono posti letto, si fanno camere miste, si pretende l’ospedalizzazione breve alzando cosi il livello di pazienti acutizzati, perché mentre si smantella il diritto, la dignità dell’assistito e del lavoratore poi si decide di aumentare il finanziamento alle strutture accreditate accreditate ,togliendo in questo modo ulteriori finanziamenti che andrebbero utilizzati in investimento del pubblico per l’esistente.

Ci aspettiamo che a breve la prossima mossa sarà quella di annunciare che nella finanziaria sarà inserito un finanziamento per la stabilizzazione di operatori sanitari, che di certo coinvolgerà ruoli dirigenziali e amministrativi, peccato però che la vera emergenza investe OSS e Infermieri, che ad oggi sono le figure professionali maggiormente colpiti.Comprendiamo perfettamente che la linea Politica di PD come Lega e 5stelle sia volta allo smantellamento di tutti i servizi pubblici compreso quello sanitario, che trasformato in privato muoverebbe un giro di interessi economici e clientelari e di conseguenza garantirebbero un bacino di voti consistenti e sicuri. Ma il conto lo paghiamo noi tutti, lavoratori e assistiti, chiediamo a PD e a Bonaccini di dare risposte.

Dov’è l’eccellenza, dov’è la centralità del paziente, dov’è il diritto universale dov’è tutto quello che enuncia con tanta enfasi nel comunicato del 20 Novembre, se poi dietro tante chiacchiere si taglia il servizio pubblico e si finanzia il privato.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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