Piadina d’autore vince E Chiuschet

La serata ai Cantoni di Longiano

Non è uno spartiacque, ma il verdetto della sedicesima edizione della Piadina d’autore ha dato un messaggio importante: nella produzione dell’antico pane romagnolo c’è spazio per l’innovazione. Nessun sconvolgimento, per carità. Le basi sono sempre le stesse. Però si può lavorare per andare oltre la tradizione. Quella che ha vinto era la classica piadina, ma con un gusto più rotondo. Insomma, più ruffiano.


La premiazione

Oltre ad acqua e farina, gli ingredienti base della piadina tradizionale erano bicarbonato e strutto. È  fuori di dubbio che la caratterizzassero e le dessero un impronta tutto sommato aggressiva. Non allappante, ma che tendeva a riempire il palato. Quella che ieri ha vinto era il contrario. Riempiva ugualmente il palato, ma con gradualità. Un passo alla volta lasciando più  spazio anche a un companatico con un sapore non marcato. 

Impossibile sapere  la ricetta. Ma è possibile che lo strutto sia stato sostituito con l’olio. Ma non è l’unica novità. Si potrebbe anche ipotizzare anche l’uso della pasta madre. Ma non ci sono conferme. È  stata premiata sia dalla giuria di qualità che dal pubblico. Ha vinto, ma non stravinto. Anzi è stato quasi un successo sul filo di lana. 


Primo classificato è E Chiuschet d’la pida (via Fiorenzuola, 1250 – Cesena). Questi gli altri cinque chioschi presenti: E’ Tulir di Francesco Ricci (via 18 Agosto, 1944 – Macerone di Cesena), La Regina della Piadina di Elisa Lugaresi (via San Remo, 35 – Torre del Moro di Cesena), Marina Guidazzi (via Castiglione 33, San Carlo di Cesena), Il Chiosco di Alessia di Sandra Baraghini e Maurizio Rossi. (via S. Pertini, 1 – Mercato Saraceno) e Paola Ceredi (via Settecrociari, 6451 – San Vittore di Cesena)

La serata, organizzata da Confesercenti e Slow Food, è andata in scena ai Cantoni di Longiano che, ancora una volta, hanno lavorato molto bene. Notevoli soprattutto le polpette. Innanzitutto la frittura era eccellente. Inoltre erano compatte, ma morbide. Il sapore rotondo e gradevole impreziosito da un sugo di pomodoro con il giusto livello di acidità. Non indovinatissima, invece la cottura delle patate. Buona la scelta dei vini, quelli della Cantina Braschi.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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