L’uragano umbro punta l’Emilia Romagna

A Bonacini ora serve una strategia aggressiva

In Umbria mi aspettavo acqua, un po’ di tempesta, ma non un uragano. Ha ragione un mio amico quando dice che senza una strategia, con la sola difesa del potere, non si va da nessuna parte. E questa è una lezione soprattutto per l’Emilia Romagna dove si voterà fra tre mesi. 

Matteo Salvini

È vero che nella nostra Regione c’è una situazione completamente differente. L’Umbria era andata al voto perché la presidente era stata travolta dallo scandalo sanità. In Emilia Romagna invece è una scadenza elettorale naturale e si presenta un candidato che ha governato bene. Non a caso, tanto per restare nel campo minato, la sanità è ritenuta una delle tre migliori d’Italia. Assieme alla Toscana e dopo il Veneto. ll problema di Bonacini è un altro: l’empatia. Non sfonda. Non ci è mai riuscito. 

Bonacini è tutto il centrosinistra se vorranno cercare di restare alla guida della Regione, nei prossimi tre mesi saranno chiamati a dover fare un lavoro immane. Anche perché, è facile immaginare, da domani Salvini comincerà a battere il territorio emiliano romagnolo palmo per palmo, così come ha fatto in Umbria nell’ultimo mese. E spingerà sui temi ai quali gli elettori hanno dimostrato di essere molto sensibili: immigrazione e sicurezza. Nello stesso tempo però potrebbe avere meno argomenti sulla manovra economica. 

Stefano Bonacini

La Ghisleri, regina dei sondaggi, ha detto che gli italiani l’hanno bocciata e che questo influisce  nelle intenzioni di voto. Sia chiaro, la legge di Bilancio non è il massimo. Ma non è così brutta come la si descrive. È la più di sinistra degli ultimi anni. Il problema è un altro: il dibattito si è incardinato su temi marginali come l’uso del contante che, fra l’altro, è una misura che non influirà sull’evasione. La manovra parla chiaro. Quindi chi l’ha fatta e la voterà deve cercare di spiegarla bene. 

Insomma, archiviato il tema dell’innaturale alleanza con i 5Stelle, Bonacini e soci, innanzitutto dovranno abbandonare il fioretto e iniziare a usare lo spadone,usando le stesse armi di Salvini: non solo Facebook, ma anche la piazza reale. Da domani, anzi, da oggi, Bonacini e la sua squadra dovranno stringere il maggior numero di mani possibili e guardando la gente negli occhi. Poi, si vedrà.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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