La storia della Casa del Popolo Celso Strocchi di Ravenna

La Strocchi oggi

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L’evoluzione della Casa del Popolo seguì non solo quella del Partito comunista, ma anche più in generale quella della società italiana. Ceroni lo esemplifica con un aneddoto famigliare: «Gli anni di maggiore frequentazione furono quelli fino al 1960 circa: nel 1954 iniziò la tv. Mio padre era iscritto dal 1945 ed era uno di quegli uomini che ogni sera andavano alla Strocchi, ma nel 1962 comprammo il nostro primo televisore e non si schiodò più di casa». L’edificio oggi è stato in parte alienato, mentre la grande sala delle assemblee politiche che ospitò per decenni anche balera, dancing e discoteca è stata ristrutturata negli anni duemila come una grande piazza per ospitare eventi e incontri. A differenza di altre Case del Popolo, la Strocchi non nacque come cooperativa, ma è sempre stata proprietà della società “Nuova Rinascita”. «Fu una scelta strategica per l’epoca: si veniva dal ventennio fascista e una società privata a tutti gli effetti preveniva rischi di confische e requisizioni», conclude Ceroni.

L’evoluzione della Casa del Popolo seguì non solo quella del Partito comunista, ma anche più in generale quella della società italiana. Ceroni lo esemplifica con un aneddoto famigliare: «Gli anni di maggiore frequentazione furono quelli fino al 1960 circa: nel 1954 iniziò la tv. Mio padre era iscritto dal 1945 ed era uno di quegli uomini che ogni sera andavano alla Strocchi, ma nel 1962 comprammo il nostro primo televisore e non si schiodò più di casa». L’edificio oggi è stato in parte alienato, mentre la grande sala delle assemblee politiche che ospitò per decenni anche balera, dancing e discoteca è stata ristrutturata negli anni duemila come una grande piazza per ospitare eventi e incontri. A differenza di altre Case del Popolo, la Strocchi non nacque come cooperativa, ma è sempre stata proprietà della società “Nuova Rinascita”. «Fu una scelta strategica per l’epoca: si veniva dal ventennio fascista e una società privata a tutti gli effetti preveniva rischi di confische e requisizioni», conclude Ceroni.

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