I problemi del Bufalini

Il primo è la carenza di personale. Nota Usb

L’Unione Sindacale di Base interviene sui problemi del Bufalini. La nota.

Ci sembrava  doveroso un intervento più obbiettivo  è realistico sulla situazione dell’ospedale M. Bufalini,e non  farne uno scempio sulle diversità  di ruoli, per intenderci la classica  battaglia fra poveri. Sarebbe utile conoscere le reali situazioni interne al Bufalini, prima di esprimersi. In primo luogo nelle nostre sale operatorie  chi si occupa della pulizia è un service esterno, cioè  Formula Servizi ( tranne che per i festivi , sabato pomeriggio e durante la notte). Insomma un appalto part time inspiegabile, ma qui servirebbe un nuovo capitolo.

Ove nelle U.O  e sale operatorie (anche quelle con guardia attiva) manca l’oss  di notte, per forza maggiore  l’infermiere è costretto ad eseguire compiti attribuiti  all’oss. Ciò  che  emerge  dalle dichiarazioni del Nursing Up, rilasciate nei giorni scorsi  è  la estraneità  della parola collaborazione  fra le due figure. Peccato che non venga detto che a volte anche l’oss sotto mandato degli infermieri  svolga compiti di   competenza  infermieristica (questo succede quando vi è  carenza di organico per entrambe le figure).  È per questo che la nostra lotta verte con forza  sul dato oggettivo. La carenza di personale per quasi tutte le figure, Infermieri/e, Oss e Ausiliari, anche se per quest’ultima figura è stata decisa di fatto “l’eliminazione ” sostituendola gradualmente con la figura da Oss.

Il nodo è tutto qui. Inserire più  Oss in fascia notturna,  ma non solo, in quanto il problema è presente anche nella fascia diurna così come  per le infermiere/i  è l’unica soluzione  per un giusto equilibrio  di carico di lavoro per tutti, questo permette  di svolgere le attività di propria competenza, e con le assunzioni a ruolo finalmente ci sarebbe la continuità di assistenza al paziente, altra cosa che viene sottovalutata o del tutto ignorata, creando comunque disagio nell’assistito, che ci preme ricordare  non è un cliente dell’azienda, ma un assistito in carico al servizio sanitario.

Inoltre  proprio perché parliamo di un lavoro particolare, in cui uno dei punti forte, per lo svolgimento di un buon servizio, c’è un valore aggiunto tra i professionisti del settore. Si chiama “gruppo ” o equipe che dir si voglia, e in esso si sviluppa sinergia e collaborazione, unità non separazione. Per farla breve, noi non ci stiamo, non ci piace l’ennesima guerra tra poveri ( i lavoratori ) e gli assistiti. Una guerra dove alla fine i vincitori  sono sempre gli stessi, quelli che decidono al ribasso. Quelli che aggirano il problema di fondo con acrobazie mirabilanti. Ma alla radice del problema c’è la carenza di personale, che perdura da anni e che invece di essere risolta si solidifica.

Allora cominciamo a risolverlo questo problema, ci sono graduatorie che si pietrificano nel tempo, cominciamo da li. Assunzione a ruolo immediato di tutte le infermiere /i  e OSS di cui le U.O hanno bisogno per svolgere le attività a cui sono chiamate.  E vi preghiamo di non tirare fuori la solita storia del “preventivo di spesa ”  che non ci sono soldi, perché quando i fondi sono pochi vanno investiti nei pilastri del sistema e non nelle rifiniture. E queste sono i professionisti portanti del sistema,  l’anello che permette il funzionamento di ciò che è  tutto l’ingranaggio del sistema sanitario. Assunzioni subito, non in attesa di strumentalizzazioni di partito in attesa delle elezioni regionali.

È un esigenza ormai emergenziale. La guerra tra poveri, non risolve il problema, anzi ne crea di maggiori. Certo a noi il Direttore generale non ha risposto, perché a noi non interessano voli pindarici sollecitati da contrapposizioni sindacali, è stato evidente che non appena USB (sindacato di base ) si è insediato all’interno dell’ospedale M. Bufalini, tutti gli altri sindacati si sono improvvisamente svegliati dall immobilismo. Non ci piacciono le guerre tra poveri, non hanno mai risolto niente anzi contribuiscono solo a creare ulteriori problemi. I lavoratori sanno che serve più personale e fidatevi lo sanno anche gli assistiti. Quindi assunzioni a ruolo e subito. Questa è la soluzione.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.