Battaglia per il canile

Le opposizioni chiedono al sindaco di revocare il bando per la gestione

Il sindaco revochi il bando per la gestione del canile. Questa la richiesta di tutta l’opposizione. Il documento è stato firmato dai consiglieri dei gruppi: Lega, Cambiamo, Cesena Siamo Noi, Movimento 5 stelle.

L’ascolto delle minoranze e dei loro contributi? Non pervenuto. Sul ’caso’ canile comunale la Giunta Lattuca e, in particolare, l’assessore Francesca Lucchi si sono chiusi a riccio, in modo ingiustificato, deludendo in primis i volontari dell’Acpa, l’associazione che ha gestito in questi anni la struttura in modo eccellente tanto che, è stato detto, il canile di Cesena è diventato un modello in tutt’Italia. Ma all’assessore questo non basta. La Giunta non ascolta ragioni e prosegue sulla strada del bando pubblico, nonostante ne sia stata chiesta la revoca da opposizioni, volontari, protezionisti, tecnici e cittadini.

La giustificazione? Si potrebbe configurare una situazione di turbativa d’asta, afferma Lucchi. Cosa che non corrisponde alla realtà perché il bando non è ancora operativo, pur approvato dalla Giunta proprio nel giorno stabilito per la seduta di commissione (decisione che denota una evidente scorrettezza istituzionale). 

Ma la posizione dell’assessore fa acqua da tutte le parti. Non convince l’analisi di mercato compiuta confrontando il canile di Cesena ad altri certamente peggiori per quanto riguarda la tutela del benessere animale, come si legge nei media, e per di più con conti in rosso. Segno che non basta confrontare astrattamente costi e numero di box, ma conta l’effettivo funzionamento delle strutture. Il rischio reale è che il canile fiore all’occhiello di Cesena si trasformi in un canile lager, che guadagna sul numero dei cani ricoverati (non importa in che condizioni) e non alle adozioni nelle migliori condizioni possibili.

E non convince neppure la giustificazione che la Giunta si adegua a un parere del Consiglio di Stato (2052/ 2018)perché questo parere non obbliga assolutamente l’indizione di un bando per un’attività come il servizio di gestione del canile. Ed è poi poco chiara l’interpretazione data dalla Giunta rispetto a questo parere e ci si stupisce del fatto che non si sia tenuto conto delle linee guida dell’Anac, che escludono il ricorso alla procedura del bando proprio per le attività di servizio di interesse generale (in cui si può comprendere la gestione di un canile pubblico) dove sono coinvolti soggetti del terzo settore e quindi di volontariato, esattamente come in questo caso. 

E’ quindi evidente che la Giunta avrebbe potuto senza alcun problema prorogare o rinnovare la convenzione già in essere con Acpa. 

Ed è davvero risibile che l’assessore sia ricorsa ad un’ulteriore scusa, quella di agire obbligatoriamente in continuità con decisioni assunte dalla precedente Giunta Lucchi. E la tanto decantata discontinuità? Solo quando fa comodo. No, ci sono certamente altre motivazioni sul muro alzato dalla Giunta e vogliamo capirle. In commissione, abbiamo ascoltato l’Acpa e i volontari che hanno convinto con le loro legittime ragioni e abbiamo sentito il parere di tecnici che hanno sconsigliato la strada del bando nei termini utilizzati dall’amministrazione. Come forze di opposizione ci siamo appellati al buon senso, a non interrompere un ottimo servizio per l’ignoto. Oggi ci appelliamo, con una lettera, al sindaco Lattuca. Revochi il bando e ascolti la città”.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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