Irecoop; formazione e innovazione d’impresa

La celebrazione del 40° di costituzione di Irecoop Emilia Romagna, ente di formazione che fa riferimento a Confcooperative, svoltasi lo scorso 10 maggio a Bologna, è certamente l’occasione per una riflessione sul ruolo della formazione stessa nei contesti attuali, con un occhio attento in particolare modo alla realtà forlivese e cesenate.

“Il mondo di oggi – afferma Mirco Coriaci, direttore di Confcooperative Forlì-Cesena – presenta una velocità mai vista prima in termini di innovazione: ciò determina che il patrimonio di conoscenze, personali e anche aziendali, subisca un repentino invecchiamento. Tali modificazioni sociali attribuiscono al comparto della formazione professionale un ruolo strategico in termini di mission, in quanto chi opera in questo settore, ha il compito di cogliere, prima degli altri, le trasformazioni della società, al fine di progettare percorsi formativi idonei e rispondenti ai bisogni. Se nel lungo periodo della crisi economica la formazione ha avuto anche un ruolo di ammortizzatore sociale, prendendosi carico di persone senza lavoro o da ricollocare, impegnandole e rendendo meno drammatica questa congiuntura, oggi bisogna guardare avanti con forza e decisione, intercettando, in sinergia con il mondo scolastico e il tessuto delle imprese, l’innovazione”.

In più Irecoop, pur essendo nata a servizio del movimento cooperativo, ha le carte in regola per proporsi sul mercato, allargando il proprio raggio d’azione e progettando percorsi formativi anche in autonomia dal finanziamento pubblico. Centrale nella propria azione rimane la persona umana, in sinergia con i valori cooperativi e anche la capacità di formare individui che non sono cooperatori, ma possono diventarlo: in quest’ottica la propria mission si allarga anche verso la promozione del modello cooperativo come forma d’impresa.

“In questo contesto – continua Coriaci – l’inserimento di Luca Bartoletti nell’organico di Irecoop Forlì-Cesena, in qualità di coordinatore provinciale (avvenuto all’inizio del mese di maggio), è senza dubbio un importante valore aggiunto, alla luce della sua ventennale esperienza nell’ambito dell’innovazione di impresa, maturata all’interno di Cise, azienda speciale della Camera di Commercio, al fine di giocare un ruolo significativo in questo processo di rinnovamento della formazione”.

“Ritengo – afferma Luca Bartoletti – che oggi il panorama delle imprese locali sia interessato da una riflessione in merito ai concetti di Impresa 4.0 e alle possibilità di inserirli al meglio nei propri processi produttivi. Il nostro compito è quello di elaborare piani formativi che facilitino questo cambio di rotta, tenendo ben presente che non siamo di fronte unicamente all’inserimento di tecnologie avanzate, bensì a processi di innovazione d’impresa, che possono avere successo unicamente mettendo al centro la persona umana, debitamente formata”.

Una direzione – quella dell’innovazione – ribadita anche da Pier Lorenzo Rossi, presidente di Irecoop Emilia-Romagna, nel corso del già citato evento del 10 maggio: “Dobbiamo ambire  – ha affermato – a diventare una realtà che non solo utilizza le risorse messe a disposizione dal pubblico, ma propone anche percorsi strategici, finalizzati allo sviluppo di domani: siamo ‘condannati’ ad essere innovativi e stimolanti, servendo tutte le imprese, nel senso di essere utili a loro e ai loro servizi. Non siamo soli in quest’impresa, ma all’interno di un sistema che ci ha generato, composto da oltre 1.600 cooperative, 230.000 cooperatori e oltre 80.000 lavoratori”.

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Gigi Mattarelli

Gigi Mattarelli è legale rappresentante dell'agenzia di pubblicità Grafikamente, oltre che giornalista pubblicista da circa 30 anni, con una predilezione spiccata per la comunicazione sociale. E' direttore responsabile della rivista "Percorsi Solidali" edita dalla stessa Grafikamente, che da quasi 10 anni racconta storie di volontariato, cooperazione e associazionismo locale. Nel tempo libero dà sfogo alle sue grandi passioni, ovvero la bicicletta, il tifo per l'Inter e la venerazione per un gruppo musicale "cult" italiano, i Nomadi. E' autore dei volumi "C'era un volta un re bisre, bisconte, binè..." che ricorda la figura di don Amedeo Pasini, "Forlì&dintorni su due ruote" (ovvero 20 percorsi in biciletta alla scoperta della Romagna). "Il ruggito del Leone" (dialoghi con Romano Baccarini), "Un sorriso contagioso" (che racconta la storia di Luca Berardi, atleta forlivese campione di nuoto e sci nordico) e "Innamorata di Dio. Bendetta Bianchi Porro raccontata ai ragazzi".