Se tutto va bene siamo rovinati

Il presidente del Consiglio certifica la recessione, ma si continuano a fare voli pindarici

Se qualcuno pensa che i due partiti di governo possano avere delle flessioni deve riporre le speranze. Almeno nel breve termine (elezioni europee) soprattutto la Lega avrà consensi molto alti. I 5Stelle, pur in flessione, però terranno. È vero che sono litigiosi, che spesso danno l’impressione di navigare a vista o, addirittura, di essere un’armata Brancaleone, ma hanno una comunicazione che funziona. È quello che hanno detto i sondaggisti ieri sera a Porta a Porta.

Non sono un amante della trasmissione di Vespa, come di tutti i talk show. Ieri però ho fatto un’eccezione e direi che ne è valsa la pena. Non tanto per i dibattiti. Di quelli ne faccio volentieri a meno.


Dalla puntata di ieri però sono emersi alcuni spunti interessanti. Il primo da Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia ha detto molto chiaramente che l’obiettivo è creare un nuovo centrodestra che in Europa dialoghi con i paesi sovranisti, a partire dall’Ungheria. Aiuto. Nello stesso tempo ha bocciato l’idea di Berlusconi di dar vita ad un governo di centrodestra con i voti dei fuoriusciti 5Stelle. Povero cavaliere.

Nella seconda parte oltre all’inutile dibattito, spazio ai sondaggi. Sia Alessandra Ghisleri che Nicola Piepoli hanno confermato il boom della Lega e i valori ancora alti dei pentastellati. Inoltre hanno aggiunto che quota cento e reddito di cittadinanza potranno dare un’ulteriore spinta in vista del voto europeo. Il tutto grazie ad una comunicazione indovinata. Alessandra Ghisleri ha detto chiaramente che Salvini sa toccare le corde giuste. Adesso sventola la bandiera dell’immigrazione, ma ha già cominciato a scivolare su quella economica. Il suo pensiero è: così come abbiamo ottenuto grandi risultati con l’immigrazione e mantenuto le promesse con quota cento, adesso lavoriamo al calo delle tasse. Sarà questo il refrain in vista delle Europee. E, secondo la leader di Euromedia, il messaggio sfonderà perché Salvini gode di un credito molto alto.


Giuseppe Conte

Tutto questo nonostante una congiuntura economica non solo negativa,ma da far tremare i polsi. Ieri il presidente del Consiglio ha ufficializzato che siamo in recessione tecnica e che le difficoltà continueranno almeno per altri due trimestri. Conte, oltre ad autoassolversi accusando il resto del mondo ha (bontà sua) profetizzato la ripresa economica nel secondo semestre (dopo le Europee) aggiungendo che si punterà sui cantieri (benvenuto).

Ha dimenticato di dire che la legge di stabilità prevede una crescita all’un per cento che, alla luce di quello che ha detto Conte, è un obiettivo impossibile. Il che significa che i conti pubblici dovranno essere rivisti. Se il pil sarà allo 0,6 serviranno circa otto miliardi. Se li aggiungiamo alle clausole di salvaguardia previste per il prossimo anno è facile immaginare i problemi che ci potranno essere in fase di compilazione della prossima legge di bilancio.

Come dite? Sbaglio a pensare a quello che succederà nel prossimo autunno. Forse avete ragione. Le politiche di prospettiva (nemmeno a breve termine) non vanno più di moda. Che ci devo fare: sono anziano.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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