La E45 tra le opere strategice

Sui problemi della superstrada interviene la Uil

I problemi della E45 restano al centro dell’attenzione. Sul tema interviene la Uil.

Da anni la Uil Cesena chiede un cambio di passo nelle politiche per lo sviluppo, ma i risultati sono insufficienti. Si levano voci anche condivisibili, sulla necessità di fare sinergia nel sistema Romagna, ma c’è poco tempo da perdere sulle formule, perché grave è la perdita di tempo già accumulata sulle scelte, e specificamente sul modello di sviluppo, qualità del lavoro e infrastrutture.

La situazione drammatica in cui si trova la E45, non è un problema di oggi, è un problema purtroppo antico. Viene definita il corridoio dello sviluppo, che collega l’Europa a tutta la penisola, passando per Cesena, il porto di Ravenna e quindi tutta la Romagna. Questo basterebbe per aumentare la rabbia per la pietosa condizione di questa strada, nata vecchia, costruita peggio, diventata sempre più insicura e inadeguata.

I lavori per la costruzione della E45 (Archivio CMC)

Come si dice in Romagna, “si tira a campare”, quando la strada è chiusa per neve, tanta rabbia per i danni all’economia, poi la neve si scioglie, le buche aumentano, ma la strada riapre. Quando si chiude un senso di marcia, si costringe al pericoloso doppio senso di marcia e si finge che tutto vada bene e questa è la normalità.

Quando, come in questo caso, un intero viadotto è sottoposto a  sequestro preventivo, per i giusti rilievi e verifiche della procura, ci si accorge che le strade alternative sicure e rapide, non esistono e la situazione per l’economia e per il territorio diventa drammatica.

Va detto che la scelta di stralciare la E45 – E55 dall’elenco delle grandi opere strategiche, definita ai tempi dell’ex Ministro delle infrastrutture e trasporti Del Rio, è stata sbagliata, ed è inadeguata la scelta poi realizzata di un semplice investimento di natura manutentiva da parte di Anas. L’evidenza è nota a chi ha occhi per vedere, manutenzione, lenta, infinita, inadeguata, di fatto la strada non è una infrastruttura all’altezza delle sfide dello sviluppo e della sicurezza da garantire.

Marcello Borghetti, segretario Uil

L’attuale Ministro delle infrastrutture Toninelli, appare restio al confronto sulle infrastrutture, mentre è auspicabile e fondamentale una sua azione a favorire una svolta che consenta rapide scelte. Non vorremmo rimanere quindi ostaggi di un dibattito, spesso elettorale, che vede con il fumo negli occhi gli investimenti sulle infrastrutture. Dunque completati tutti i monitoraggi necessari,  che idee ci sono per modernizzare la E 45 in modo adeguato e in tempi non biblici? Inoltre, non sarebbe il caso che la politica riproponga l’inserimento della E45 fra le opere strategiche, con un consistente ammodernamento.

Per ora è positivo l’intervento di molti Sindaci e Politici, di ogni appartenenza, ma nell’eventualità che la Procura stabilisca la possibilità di riaprire un senso di marcia, a fronte di perizie che ne giustifichino la possibilità, e augurandoci che ciò possa realizzarsi presto, poi che accade, ci dimentichiamo della E45 fino al prossimo problema?

Questo post è stato letto 52 volte

Avatar photo

Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *