Una comunità che non si arrende

Il sindaco ringrazia le imprese che hanno donato alla scuola Carducci i pc che erano stati rubati

Nei giorni scorsi i ladri hanno rubato i pc nella scuola elementare Carducci. Le imprese cesenati si sono mobilitate per donare alla scuola quello che i ladri avevano tolto. Alle aziende il plauso del sindaco. Questo il documento.

Paolo Lucchi


Le aziende romagnole che hanno ricostruito la dotazione tecnologica sottratta recentemente alla scuola elementare Carducci, sono il simbolo di una comunità che non si arrende. Con la loro scelta, infatti, sintetizzano l’atteggiamento di una città, la nostra, nella quale ogni evento negativo viene affrontato senza piagnistei, ma semplicemente rimboccandosi le maniche e ripartendo. 


È necessario farlo anche dopo i furti più odiosi, come quello avvenuto nella scuola, provocando una ferita di comunità. E così é stato anche in un questo caso, offrendo ai tanti cesenati che si sono preoccupati per l’accaduto e per i bambini della scuola, un messaggio di serena positività che parte da una consapevolezza: le imprese migliori non dimenticano mai di avere anche una funzione sociale. 


Per questo ringrazio molto a nome di tutti i cesenatil’impresa Amadori, Hera, le 8 imprese dell’ICT coinvolte, rassicurandoli sul fatto che, come sempre, anche il Comune resta a disposizione del “Carducci” per contribuire a creare le condizioni necessarie perché quella bella scuola, i suoi bambini e bambine, gli insegnanti, i genitori, non debbano più subire una ferita come quella che, invece, ha scalfito nei giorni scorsi le loro sicurezze.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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