Rette gratis alle materne

La proposta di Enzo Lattuca. Sì pagherà solo la mensa. Intanto L'ex parlamentare è molto avanti col discorso alleanze. Sarà una coalizione molto allargata

Enzo Lattuca ha le idee chiare. Sia per quanto riguarda le alleanze che per il programma. Inoltre sa essere di lotta e di governo. E non è poco. Fino ad ora ha lavorato molto sotto traccia, ma si è portato avanti. Entro la fine dell’anno conta di chiudere il discorso delle alleanze. Ed è ottimista sul fatto di poter ottenere il risultato che voleva: creare un’alleanza di centro sinistra allargata, dalla sinistra radicale al centro laico e popolare. Ancora gli accordi definitivi devono essere chiusi. Ma da come era rilassato ieri c’è da pensare che potrebbe essere riuscita quella che sembrava una missione impossibile.

 

Ne parlerà lunedì sera in un incontro pubblico che si terrà nella sede del Quartiere Cesuola. È  convocato per parlare di una parte molto importante del programma: il welfare. È un capitolo molto vasto. Per ora Lattuca si è concentrato su anziani e bambini, capitoli nei quali Cesena ha una situazione non del tutto rosea. Il saldo naturale (nati e morti) è stabilmente negativo di circa trecento unità all’anno. Pesante anche l’indice di vecchiaia. Per ogni cento giovani ci sono 190 ultra 65enni. È tanto. Inoltre ogni cento persone che lavorano sessanta sono a carico della comunità. Dopo quota 50 scatta l’allarme rosso.

È indubbio che di lavoro da fare ce ne è, e tanto. Per quanto riguarda gli anziani è insufficiente la risposta di case protette. Lattuca punta a muoversi in più direzioni: più posti convenzionati (serve una trattativa, non facilissima, con la Regione), investimenti dei privati, ma anche appartamenti protetti e case famiglia. Queste ultime due sono soluzioni meno costose per l’utente, ma servirà fare attenzione alla qualità. Inoltre previsto un percorso di accompagnamento per le famiglie che si prendono cura dei loro anziani.

 

Rivoluzionaria, invece, la proposta sulle scuole materne. Rette azzerate. Sì pagherà solo la mensa. Non è una novità in assoluto. A Bologna, ad esempio, lo fanno già da un paio di anni. A Cesena il costo deve ancora essere quantificato. Dovrebbe essere attorno ai seicentomila euro all’anno. Forse qualcosa di più.

Non era in scaletta. Ma visto che c’era, Lattuca ha parlato anche di sanità. Ritiene il nuovo ospedale una importante opportunità. Lo considera un grande attrattore per ottenere nuove specialità e professionalità che potrebbero far diventare quello di Cesena una sorta di ospedale di Romagna. Ma prima, secondo Lattuca, c’è un altro problema da risolvere: la difesa delle attuali professionalità. Sì sentono, giustamente, poco valorizzate.  “Situazione- ha detto – alla quale bisogna porre attenzione è rimedio. La qualità dei nostri servizi sanitari è alta. Però dipende anche dalla motivazione delle persone che oggi lavorano all’ospedale”.

 

Su questo L’ex parlamentare non ha fatto giri di parole ed ha puntato l’indice contro la gestione dell’azienda sanitaria. Ha detto chiaramente che bisogna cambiare metodo: “L’azienda sanitaria romagnola è stata un’operazione giusta e ambiziosa. Ma, al momento, è troppo alto il livello di scontento del personale”.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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