Politico testardo vade retro

Preferisco quello determinato che, badate bene, è tutta un'altra cosa

Ogni giorno siamo bombardati da notizie e dichiarazioni. Quindi è naturale che fatichiamo ad assimilarle tutte. Anche i professionisti della comunicazione iniziano ad avere dei problemi. Negli ultimi giorni ci sono alcune dichiarazioni che mi fanno riflettere. Una riguarda il reddito di cittadinanza. Ancora non si sa come sarà. Ieri il presidente del Consiglio (senza portafoglio e autonomia) ha detto che sarà regionale. Vedremo. La cosa che meraviglia è un’altra: i 5Stelle ancora non sanno come sarà modulato il loro cavallo di battaglia. Un’assurdità. Siamo all’improvvisazione allo stato puro. Se qualsiasi azienda privata, anche la più piccola, fosse gestita così non riuscirebbe a stare sul mercato.

 

Ma le parole che più mi hanno meravigliato sono state pronunciate da Matteo Salvini. Le ho sentite sul Tg1, almeno credo. Ormai con tutte queste sigle si rischia di fare confusione.  Parlando di pensioni il leader della Lega ha detto: “Più mi dicono che non devo toccare la legge Fornero più rimango sulle mie posizioni perché sono testardo”. Le parole esatte non sono state proprio quelle, ma il senso sì.

Matteo Salvini

Non entro nel merito dei cambiamenti alla legge. Personalmente penso che qualche ritocco poteva e doveva essere fatto, ma mi sembra sia troppo spinto. Quello che non mi convince è “siccome io sono testardo”. A parte che solo i cretini non cambiano mai idea, io credo  che in politica la testardaggine non sia positiva. Preferisco la determinazione che, badate bene, è una cosa ben diversa. Una persona determinata è più portata ad aprirsi al confronto. Questo non vuol dire che debba per forza cambiare idea. È chiaro che è difficile possa rinnegare completamente il suo pensiero, ma, essendo una persona intellettualmente onesta, può accettare di ritoccarlo. Però, ad un certo punto, deve decidere. Deve fare una scelta. Non può continuamente galleggiare. Ed è qui che è importante la determinazione che sia per un politico, ma non solo, è un pregio.

Il testardo non è così. Il determinato sa dire “ho sbagliato”, il testardo no. O, comunque, molto meno. E se lo fa è un comportamento innaturale. Attenzione però, riconoscere di aver sbagliato è un pregio, non è un difetto. È proprio questa la grande differenza: avere il coraggio di mettersi continuamente in gioco ragionando, non avere la testardaggine di portare avanti pervicacemente le proprie idee. Del resto del maschio alfa non ne sento non grandissimo bisogno. Fra l’altro il capobranco, testosteronico, ipercompetitivo e carismatico spesso si dimostra un grande insicuro, sempre alla ricerca di nemici, al contrario dell’uomo beta.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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