I pani e i pesci di Giggino

Reddito di cittadinanza, oggi l'edizione on line de Il Fatto quotidiano stronca il cavallo di battaglia dei 5Stelle

In teoria il reddito di cittadinanza dovrebbe essere destinato a 6,5 milioni di italiani definiti indigenti. Se ognuno dovesse prendere i 9360 euro l’anno (ovviamente escluse le spese immorali bandite da Gigio) servirebbero più di 60 miliardi. Invece Di Maio ne ha (si fa per dire, perché lo giurano lui e il bullo leghista ) pronti 9 per un anno. Quindi i soldi bastano per dare 780 euro mensili a un milione di persone, qualora tutti dovessero avere diritto alla cifra piena senza detrazioni. Altrimenti – dividendo i soldi teoricamente disponibili – ognuno dei 6milioni 500mila aventi diritto prenderebbe 115 euro al mese, un terzo di quello che già incassa in media chi riceve il reddito di inclusione introdotto nel 2018 da Gentiloni.

https://www.lavocedinewyork.com/news/politica/2018/03/05/di-maio-e-salvini-le-prime-parole-da-vincitori-lontani-ma-forse-non-troppo/



Resta da capire come e chi controllerà che gli ipotetici beneficiari non saranno truffatori o evasori fiscali o finti disoccupati. Intanto gli uffici di collocamento (cioè i 552 centri per l’impiego) sono incasinatissimi. Ogni dipendente (sono 8mila) in teoria dovrebbe trovare lavoro a 360 disoccupati ogni anno. Uno al giorno, circa. Finora grazie a loro trova lavoro il 3,4% e le aziende ormai cercano i dipendenti da sole. Però Gigio presto giurerà che miracolosamente tra tre mesi funzionerà tutto benissimo e che – come nel famoso miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci – il “governo del cambiamento” farà lievitare i 9 miliardi (che già non si sa dove prenderà) fino a farli diventare 60.

È una parte di un blog firmato da Marco Brando, titolato “Di Maio è un contapalle come Renzi. Lo ‘dice’ pure Beppe Grillo” e apparso oggi su ilfattoquotidiano.it.

 

Quelli sul reddito di cittadinanza sono calcoli che avevo già fatto, ma che tenevo per me perché temevo di essermi perso qualcosa. Invece la pubblicazione su uno degli organi di stampa più vicino ai 5Stelle conferma la bontà della mia convinzione. Un dato che mi porta a fare tutta una serie di riflessioni, ma mi limito solo ad una interiezione: boh.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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