Tari in calo e servizi confermati

Questa mattina presentato il bilancio a associazioni e sindacati. Nel 2019 destinati due milioni a Carta bianca. L'indebitamento resterà immutato

Nessun effetto speciale, ma un bilancio in continuità con quelli precedenti. Quindi nessun volo pindarico da parte di Carlo Battistini, l’uomo dei conti di Palazzo Albornoz.

 

Le linee guida dell’ultimo bilancio della sindacatura Lucchi sono state presentate questa mattina prima alle associazioni d’impresa, poi ai sindacati. Rispettata, quindi, la tradizione. Confermato innanzitutto che l’intenzione è quella di approvare la manovra economica entro il 31 dicembre.

 

L’incontro coi sindacati

“Riteniamo doveroso agire in questo modo – hanno detto gli amministratori pubblici – per garantire il nostro costante impegno nei confronti dei cittadini e per concretizzare al meglio il Piano di opere pubbliche previste nei prossimi mesi”.

 

Nei dettagli si entrerà una volta che il documento sarà pronto. Intanto però  emergono alcune linee guida. Anche nel 2019 la giunta rilancerà la partecipazione di cittadini, associazioni e quartieri con “Carta Bianca”, stanziando per il progetto risorse per due milioni di euro.

 

Un altro impegno che Battistini si prefigge per il 2019 è quello di mantenere la riduzione delle tariffe già operata: se nel 2018 la Tari è diminuita del 2,3 per cento rispetto al 2017, per il 2019 la giunta punta ad abbassarla ulteriormente. Allo stesso tempo l’obiettivo è  quello di confermare il sistema dei servizi fondamentali, sociali e scolastici, prestando attenzione al controllo delle spese di funzionamento del Comune.

L’incontro con le associazioni di categoria

 

Anche la spesa per le attività culturali rientra tra le conferme del bilancio preventivo 2019, così come il sostegno alle neo-imprese, con una modalità che a Cesena, negli ultimi tre  anni, ha favorito l’assunzione di 771 persone.

 

Tutto lascia credere che l’indebitamento  resterà invariato. Ora è di circa 18 milioni (in regione solo Modena è più virtuosa) e nella parte corrente ogni anno pesa (rate e interessi) per due milioni e 800 mila euro. Nel 2009 pesava per undici milioni. Il che significa che sono stati liberati otto milioni da spendere in altri capitoli. E, quindi, avete un margine di manovra importante.

 

Il che però non significa non avere un piano degli investimenti adeguato. Si tratta solo di finanziarlo aumentando le entrate. Passaggio comunque indispensabile per non sforare il patto di stabilità. E, se si vogliono aumentare le entrate senza pesare sui residenti (tasse e tariffe), le strade da battere sono due: alienazioni e fondi europei.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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