Candidati: fateci un regalo

Per una volta regalateci una campagna elettorale ricca di contenuti. Sul tappeto ci sono temi molto importanti per il nostro futuro

Fra otto mesi Cesena voterà per scegliere il nuovo sindaco. Ancora non c’è molta chiarezza. Se la matassa sui candidati comincia a dipanarsi, non altrettanto si può dire sui programmi. Non si capisce neppure quali potranno essere gli argomenti portanti. Quelli attorno ai quali si concentrerà il dibattito. Ma, temo, potrebbe essere di basso livello. Mi auguro di essere smentito, ma stando a quello che si legge sui social non si può essere ottimisti.

E pensare che di argomenti ce ne sarebbero. Basterebbe, ad esempio, concentrarsi su quello che è emerso nell’ultima edizione (quella di qualche giorno fa) di Fattore R. Non è la Bibbia. Per carità, ma ha sollevato temi che sono unmolto importanti per lo sviluppo di un territorio come il nostro. Invece non se ne parla. Sui social, addirittura, l’argomento è stato totalmente ignorato. Il che è emblematico. Eppure, io credo, sia fondamentale trattare temi come la valorizzazione delle startup, oppure del ruolo dell’Università (da rivedere e correggere), le strategie per trattenere o attirare talenti, come migliorare l’innovazione e come fare sistema sistema (passaggio ritenuto fondamentale per lo sviluppo).

 

Sono cinque punti ai quali, secondo gli esperti, è fondamentale dare una risposta per far crescere la nostra economia. È chiaro, ognuno avrà una ricetta. È naturale. Mi rendo conto che corro il rischio di fare un volo pindarico, ma mi piacerebbe che fossero proprio questi i temi portanti della campagna elettorale.

Prendiamo le startup. Signori, non parliamo di pizza e fichi. Per il secondo anno consecutivo la necessità di valorizzarle è sottolineata da Ernst & Young, società di consulenza che realizza i report attorno ai quali ruota “Fattore R”. A Cesena e in Romagna di startup ce ne sono molte. Ma con una mortalità troppo alta. Non decollano. Probabilmente per una mancanza di collegamento sul territorio. Paolo Lucchi ha puntato su “Cesena Lab”. Ha fatto bene? Ha fatto male? Io credo che quella degli incubatori sia la strada giusta da perseguire. Però è tutto opinabile. È facile immaginare che il candidato del centrosinistra voglia continuare su questa linea. Gli altri schieramenti cosa hanno intenzione di fare?

 

“Cesena Lab” la vogliono smantellare e percorrere un’altra strada? Oppure pensano di cambiarla? È tutto legittimo. Una cosa è certa. Qualcosa si dovrà fare. Anche e soprattutto perché “la guerra dei talenti” continuerà nei prossimi dieci anni e passerà anche dalla valorizzazione delle startup.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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